Umberto Calcagno, preisdente dell’AIC, Associazione Italiana Calciatori, è intervenuto ai microfoni di Radio Anch’io Sport, trasmissione di Radio 1, ha commentato l’episodio di Inter-Napoli che ha coinvolto Acerbi e Juan Jesus, con il brasiliano che ha accusato il difensore nerazzurro di averlo apostrofato con un epiteto razzista.
Queste le sue parole:
“Lo lotta al razzismo, va condotta senza se e senza ma. Sono episodi da condannare. Si tratta di uno dei ragazzi più buoni e calmi e che più si spende nel nostro mondo. Non voglio banalizzare l’accaduto, ma non voglio strumentalizzare. Chi è esposto nel mondo del calcio ha maggiori responsabilità, ma ricordiamoci che i calciatori sono le vittime, le persone che subiscono di più questi insulti e non certo dalla nostra categoria. Scuse pubbliche? Le parole di Juan Jesus credo che siano indicative, il fatto di essersi scusato subito e che siano state anche accettate. Ripeto, il nostro mestiere ci dà grande responsabilità ma dobbiamo capire che quanto succede nel campo non devono avere giustificazioni, ma se sono state accettate da chi li ha subite, significa che un persona riconoscimento dell’errore c’è stato. Ripeto. da una persona che viene ritenuta un riferimento nei comportamenti”.
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