26 Luglio 2023

PRO e CONTRO dell’arrivo di Beto all’Inter

La nostra analisi dell'attaccante dell'Udinese

Udinese's Beto Betuncal portrait during italian soccer Serie A match Udinese Calcio vs US Salernitana at the Friuli - Dacia Arena stadium in Udine, Italy, August 20, 2022 - Credit: Ettore Griffoni

PERCHÉ NO

Oltre alle qualità di ricerca della porta e le doti da finalizzatore, c’è poco altro nel gioco di Beto che sia realmente degno di nota. Anzi, sotto certi aspetti il portoghese risulta abbastanza insufficiente. Come nella sua capacità di essere coinvolto nel gioco della squadra.

A pesare sui suoi numeri è sicuramente il modo di giocare della squadra: l’Udinese è stata una squadra molto verticale e diretta in questi ultimi due anni. Tuttavia, il coinvolgimento di Beto nella manovra è sempre stato ridotto all’osso. In particolare nell’ultima stagione, l’attaccante è tra i peggiori in Europa per numero di passaggi tentati a partita (dati FBREF): 12.64, solo nel secondo percentile. Basti pensare che la media è di 23.75, quasi il doppio. Anche la percentuale di completamento è molto bassa: solo 63.5%, anche qui molto al di sotto della media europea.

Il poco coinvolgimento nella costruzione della manovra è confermato anche dalle statistiche Understat sugli xG build up a partita. In soldoni, si tratta del numero di expected goals prodotti sul totale dei possessi a cui Beto ha partecipato, senza che però il portoghese abbia effettuato passaggi chiave o tiri in porta. Con 0.08, in questa statistica, Beto è il peggiore dell’Udinese tra chi ha disputato almeno 10 partite, davanti solo a Ebosele). Numero che sale vertiginosamente se si aggiungono i passaggi chiave e i tiri in porta: con 0.57 è dietro solo al solito Delofeu. Una riprova delle sue caratteristiche da finalizzatore, ma anche della sua estraneità dalla manovra.

Compreso ciò, una domanda sorge spontanea: ha senso investire (si tratterebbe comunque di una cifra importante per l’Inter) su un giocatore che appare così limitato? I nerazzurri hanno già vissuto questo tipo di situazione ai tempi di Icardi, molto bravo nel segnare, meno nell’associarsi con la squadra. Inoltre, Beto non ha ancora mostrato queste doti da bomber d’élite e non è detto che possa svilupparle in futuro.

Per di più, se è vero che il suo arrivo aggiungerebbe caratteristiche inedite, è altrettanto chiaro che il suo modo di giocare creerebbe una frattura pesante con lo stile di gioco degli altri attaccanti. In generale, rischierebbe di risultare un corpo estraneo rispetto al possesso nerazzurro, costruito su dei principi in grado di coinvolgere costantemente tutti gli attori in campo.