Prohaska: “L’Inter può vincere l’Europa League. Digiuno di Icardi? Non sono preoccupato”
L'ex calciatore nerazzurro si racconta ai microfoni de La Gazzetta dello SportFu il primo straniero ad arrivare in Serie A alla riapertura delle frontiere, è rimasto all’Inter due stagioni giocando 81 partite e alzando la Coppa Italia nel 1982. Herbert Prohaska, nato a Vienna nel 1955, si è raccontato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, anche in vista della sfida di Europa League tra i nerazzurri e il Rapid Vienna. Ecco le sue parole.
TIFOSO DELL’INTER – “Se avessi 25 anni, andrei a Milano anche a piedi pur di giocare con i nerazzurri”.
RAPID VIENNA-INTER – “L’Inter è avanti nel pronostico, ha una squadra attrezzata per vincere l’Europa League, ma non sarà facile specialmente all’andata a Vienna: il Rapid in campionato finora ha giocato male, ma in Europa in casa ha battuto Spartak Mosca e Rangers e pareggiato col Villarreal. È una squadra a due facce: in Europa non c’è tanto da perdere e questo funziona. In questi mesi il Rapid ha avuto il problema che oggi ha l’Inter: non fanno gol. Se l’Inter gioca come sa giocare allora passa il turno, anche se ha perso in casa contro il Bologna e il Rapid per me è forte come il Bologna. Diciamo che si deciderà tutto nel match di ritorno al Meazza”.
GIOCATORI DA TEMERE – “Strebinger è un portiere di livello anche per l’estero. I migliori? Knasmüllner, che è passato dalla Primavera dell’Inter, e Murg, due centrocampisti tecnicamente molto buoni”.
CALCIO AUSTRIACO – “Non ci sono i soldi. Solo il Salisburgo, grazie alla Red Bull, compete a livello internazionale e prende giocatori da 12-15 milioni. Gli altri club si fermano a 2-3 milioni. Per l’Europa ad alto livello è troppo poco”.
INTER – “Ha una bella squadra e Spalletti è un grande allenatore, però dipende ancora troppo da Icardi. Se lui non segna gli altri non fanno gol: forse Lautaro può essere il nuovo giocatore che ti risolve le partite”.
LAUTARO TITOLARE, ICARDI IN PANCHINA – “Per me Mauro deve giocare sempre, soprattutto in campionato, sennò è difficile arrivare in Champions. Conosco tanti bomber che per alcune partite non trovano il gol ma poi si sbloccano e per 2-3 mesi segnano sempre. Io non sono affatto preoccupato per Icardi, magari ora sono preoccupati di più l’allenatore e i tifosi”.
ALL’INTER MANCA UN REGISTA – “A centrocampo Brozovic sta facendo molto bene e Nainggolan se è in forma è un grande giocatore. Però nessuno è proprio regista: manca uno che sappia fare l’ultimo passaggio; Icardi ha bisogno di un compagno che gli metta il pallone non solo sulla testa ma anche sul piede dentro l’area di rigore”.
NUOVO PROHASKA – “È difficile fare paragoni, oggi i giocatori sono tutti tecnicamente e tatticamente bravi, ma non so se il gioco è molto attrattivo: qualche volta non mi piace. Anche in Italia è così”.
LIVELLO SERIE A – “Guardo in tv le partite e compro la Gazzetta, soprattutto il lunedì: il calcio italiano ha perso un po’ negli ultimi 10 anni, dopo di me da voi hanno giocato i più grandi. Ora forse aiuta l’acquisto di Ronaldo: tutti i club più forti dovrebbero avere fuoriclasse del genere”.
RINO GAETANO – “Canto con alcuni amici che hanno una band. Ci piace fare Gianna e suonare anche Celentano: era un mio grande fan”.
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