di Federico Russo
Il mercato è ufficialmente chiuso e adesso è tempo di bilanci. Mentre le nostre avversarie per un posto in Champions League hanno puntato sui tanto acclamati Top Player, l’Inter ha deciso di fare la “diversa” puntando tutto su Mazzarri, un ottimo allenatore che si sta guadagnando l’appellativo di Top Coach. Molti infatti pensano che il grande acquisto dei nerazzurri sia stato proprio l’allenatore toscano e, all’alba del 6 Settembre, è difficile dargli torto. Questo però non vuol dire che l’Inter sia sfavorita, tutt’altro, e le prime due partite di campionato sono la dimostrazione. Un buon allenatore (diciamolo tranquillamente, all’Inter mancava da un paio di anni) può essere in grado di far giocare meglio la squadra reinventando ruoli e trasformando anche giocatori che parevano finiti, vedi Alvarez e Jonathan. Adesso però è presto per dare giudizi sulla squadra e sui singoli, quello che possiamo dare è invece un voto su ogni singolo reparto dopo il mercato.
DIFESA – Insieme al centrocampo, doveva essere il reparto che andava aggiustato, non solo tatticamente ma anche a livello di organico. Samuel e Chivu infatti, complice l’età e gli infortuni, hanno passato più tempo fuori che dentro il campo e per questo motivo l’Inter si è mossa già a metà della scorsa stagione bloccando Campagnaro e Andreolli, in scadenza di contratto con i rispettivi club. Se il difensore italiano sta facendo fatica ad inserirsi negli schemi di Mazzarri, tutt’altro si può dire del centrale argentino che, dimostrando forza e sicurezza in campo, è già diventato un punto fermo della difesa a 3. Insieme a lui, gli altri due difensori inamovibili sono Juan Jesus e Ranocchia che, nonostante le continue voci di mercato, è stato dichiarato incedibile dal club nerazzurro. L’ultimo arrivo invece è stato Rolando, un altro difensore centrale che venne già allenato da Mazzarri la scorsa stagione (anche se le presenza furono davvero poche). Il giocatore portoghese è arrivato in prestito dal Porto con l’obiettivo di fare meglio (e giocare di più) rispetto alla sua esperienza con il Napoli.
Non solo acquisti ma anche cessioni, seppur temporanee. L’Inter ha cercato in tutti i modi di vendere Silvestre il quale però ha rifiutato diverse destinazioni. Alla fine il club di Corso Vittorio Emanuele si è accontentato di cederlo in prestito ai rivali rossoneri. In prestito ci sono finiti anche Mbaye e Bardi, giovani nerazzurri attualmente al Livorno per “farsi le ossa”. Entrambi rimarranno 1 anno per conoscere meglio la Serie A con la speranza di rivederli già l’anno prossimo con la maglia nerazzurra.
Al momento il reparto difensivo è da considerarsi buono e, con il rientro di Samuel, il livello non può che alzarsi. Voto: 7,5.
CENTROCAMPO – Si è parlato tutta l’estate di Nainggolan e Isla ma alla fine sono arrivati Wallace e Taider. Mazzarri contento lo stesso? Non si sa, al momento però gli investimenti sembrano essere azzeccati, nonostante l’esterno brasiliano – che fin qui ha giocato poco – sia soltanto di passaggio visto che è arrivato con un prestito secco. Alla Malpensa quest’estate però sono sbarcati anche Laxalt e Botta, entrambi acquistati a mercato chiuso ed entrambi finiti in prestito, il primo al Bologna e il secondo al Livorno. Se per l’uruguaiano l’anno in prestito non era previsto al momento dell’acquisto, per Botta è stato inevitabile per due motivi: l’infortunio al ginocchio e il mancato arrivo del passaporto da comunitario. Il centrocampista argentino infatti è stato tesserato dal club toscano per via del passaporto extracomunitario e poi, una volta aperta la sessione invernale, lo girerà nuovamente all’Inter.
Mazzarri al suo arrivo disse che per il sul gioco gli esterni sono fondamentali. Per questo motivo si è passata tutta l’estate a cercare uno o più possibili esterni per i nerazzurri ma, la bravura e l’esperienza del tecnico toscano, hanno fatto sì che Jonathan diventasse un giocatore nuovo, capace di fare due assist e un gol in tre partite ufficiali. Con il brasiliano a destra e Nagatomo a sinistra, di esterni non si è più parlato.
Pereira e Kuzmanovic erano due giocatori destinati alla cessioni ma è stato impossibile venderli per via delle poche offerte arrivate al club. L’anno che li aspetta può essere quello del rilancio (cosa che noi tutti speriamo) oppure della definitiva bocciatura, molto dipenderà anche da Mazzarri.
Chi rimane e chi va, è toccato a Gargano, Schelotto, Duncan, Benassi e Obi. Il primo non è stato riscattato ed è tornato a Napoli (che poi lo ha girato al Parma), Schelotto invece è stato mandato in prestito al Sassuolo anche se l’intento dei nerazzurri era quello di cederlo definitivamente. Duncan, Benassi e Obi invece sono stati ceduti a titolo temporaneo rispettivamente al Livorno e al Parma per lo stesso motivo di Mbaye e Bardi: 1 anno di Serie A per poi tornare a vestire la maglia dell’Inter.
A nostro avviso questo reparto verrà comunque rinforzato a Gennaio – nonostante la rinascita di Alvarez – anche se, con un solo impegno a settimana, può comunque dar del filo da torcere alle squadre avversarie. Voto: 6,5.
ATTACCO – L’arrivo di Icardi e Belfodil ha creato un po’ di discrepanza tra il tifo nerazzurro: da una parte gli orfani di Cassano, dall’altra invece quelli favorevoli al progetto giovani.
Facciamo chiarezza. Icardi è arrivato dalla Sampdoria per circa 12 milioni con l’accordo che venne raggiunto a stagione in corso, quindi con ancora Stramaccioni allenatore. Belfodil invece è stato un colpo inaspettato perché inserito nella trattativa che ha portato
Cassano al Parma. L’Inter, cedendo il barese, ha risparmiato diversi milioni dal suo ingaggio che sono stati poi prontamente reinvestiti per l’acquisto della metà del cartellino di Belfodil. L’arrivo del franco-algerino ha destato non poco scalpore tra i tifosi, vuoi per il prezzo troppo alto con cui è stato pagato, vuoi perché all’esordio ha sbagliato due rigori. Mazzarri però sta cercando di non bruciarlo subito facendogli giocare qualche spezzone di partita. I titolari infatti sono Icardi e Palacio (già decisivo nelle prime due giornate), aspettando il rientro di Milito previsto tra una ventina di giorni, se non addirittura per
il 14 Settembre quando si giocherà Inter-Juventus.
Nelle ultime settimane di mercato si è ipotizzato l’arrivo di un’altra punta che però non è arrivata. Si è concretizzato invece il passaggio in prestito all’Hellas Verona per Longo.
Il giudizio per questo reparto è pienamente sufficiente: con un Palacio così e con un Milito pronto a riscattarsi non abbiamo nulla da invidiare alle altre squadre. Voto: 7.