PUNTO MERCATO – Le 24 ore di immobilità e un mercato da riparazione. Aspettando gennaio…
Punto Mercato
Punto mercato
31 agosto, ore 23.01. C’è ottimismo in casa nerazzurra. Manca un solo giorno alla chiusura del mercato, ma i tifosi hanno una certezza e un dubbio. Qualcuno arriverà, chi è ancora un mistero. D’altronde è impossibile che non venga fatta nessuna mossa dalla società, che ha lasciato andare Botta e Alvarez nonostante la carenza di giocatori che permettessero a Mazzarri di schierare le due punte, come da sua intenzione.
E se due indizi fanno – soltanto – una coincidenza, ci ha pensato Thohir stesso a dare il terzo, per arrivare a quella che sembrava a tutti gli effetti una prova. “Non è facile arrivare a Lavezzi, ma stiamo parlando col PSG“. Niente mezzi termini e un’affermazione che fa sognare, perchè se parli con il PSG per Lavezzi e per qualche motivo non riesci a far andare in porto l’affare, non avrai certo problemi a ripiegare su qualcun altro, un Borini per esempio.
Ma non è successo. Sono le 23.01 del 1 settembre e il mercato dell’Inter, gestito benissimo da Ausilio, diventa di colpo incompleto. Un buon mercato sicuramente, ma che poteva essere perfetto. Invece, sono rimaste delle imperfezioni, quelle piccole sbavature che si possono e si devono mettere a posto nel mercato di gennaio, che – guarda caso – si chiama mercato di riparazione. Analizziamole.
DIFESA – Blindato Andreolli e confermato il terzetto Juan Jesus–Vidic–Ranocchia, restava da sistemare il ritorno di Rolando a Milano, operazione che sarebbe costata qualche milione di euro ma avrebbe riportato all’Inter un difensore dall’indiscutibile valore. Ma Campagnaro non si è mosso e come lui Mbaye, entrambi promessi sposi del Genoa in periodi differenti. E così non se n’è fatto nulla. Ora il portoghese è ai margini della sua attuale squadra, il Porto. Il ds Piero Ausilio saprà cosa fare a gennaio, senza dimenticare che a giugno 2015 il giocatore sarà tesserabile gratuitamente.
CENTROCAMPO – Il reparto più rivoluzionato della sessione di calciomercato ha trovato la sua quadratura con l’acquisto dei due mediani M’Vila e Medel. Il problema, in questo settore, sono gli esuberi, in particolare uno: Fredy Guarin. La scelta di trattenerlo non è stata dettata da una volontà di puntare ancora su di lui, bensì dal mancato arrivo dell’offerta giusta. Peccato, perchè i soldi incassati dalla sua cessione avrebbero potuto contribuire notevolmente all’acquisto del tanto agognato attaccante.
ATTACCO – L’abbiamo già detto, serviva un attaccante. È troppo rischioso, per una squadra che vuole crescere e puntare gradualmente in alto, avere soltanto 3 attaccanti di ruolo. Lo è ancora di più se pensi che Icardi ha sofferto di pubalgia lo scorso anno e che Palacio ha iniziato la stagione con un infortunio in nazionale. La speranza è che i tre dell’attacco nerazzurro rimangano intatti almeno fino a gennaio, per poi intervenire nel mercato di riparazione, per tappare i buchi lasciati dalla sessione appena conclusa. Un bel mercato, ma un mercato da riparazione.
Matteo Rasile Follow @teo_ras