PUNTO MERCATO- Dalla rosa alla dirigenza, per Moratti è ora di cambiare!
di Alice Maestri
Un’Inter che ha esaltato, quella vista a San Siro nella serata di ieri contro il Tottenham. La qualificazione purtroppo non è arrivata, ma la convincente prestazione dei nerazzurri ha senza dubbio aiutato a riconciliare la Benamata ai suoi tifosi, e non solo. Nei giorni scorsi, infatti, si parlava di un Massimo Moratti furioso, pronto a mettere tutti in discussione: la partita di ieri probabilmente avrà placato anche gli animi del presidente, ma comunque, a giugno, il numero uno nerazzurro ha intenzione di mettere in atto qualche cambiamento, a partire dalla rosa, fino ai piani alti di Corso Vittorio Emanuele. Ma andiamo con ordine:
TANGO ARGENTINO– Tanti i nomi che orbitano vicino all’Inter: una gran parte arriva dall’Argentina. Assicuratasi Campagnaro, Icardi, Laxalt ed Andreolli, la Beneamata rimane in pressing anche su Ruben Botta. Il padre sarebbe arrivato in Italia nei giorni scorsi per sbrigare le ultime formalità relative al passaporto comunitario necessario al ragazzo per poter vestire la maglia Biscione. L’argentino, centrocampista classe ’90, gioca prevalentemente a sinistra, si adatta anche a posizionarsi sulla destra, possiede buona forza fisica, un ottimo dribbling e in patria, per caratteristiche tecniche, è stato spesso paragonato a Ricky Alvarez. Sempre dal Paese che diede i natali a Zanetti e Cambiasso, culla di interisti passati e presenti, torna a far parlare di sè un altro mediano: Ezequiel Cirigliano, 21 anni, attuale River Plate, sarebbe stato consigliato alla dirigenza proprio dal capitano.
Sempre dall’Argentina, stavolta per l’attacco, arrivano voci relative anche a Lucas Melano, centravanti classe ’93, attuale Belgrano. Il giocatore piace anche al Napoli ed al Parma e vanta diverse presenze nella Nazionale Under 20 albiceleste.
Per quanto riguarda la difesa, i nerazzurri avrebbero sondato il terreno per l’omonimo di Stankovic, Dejan Lovren, classe ’89, attuale Lione. Centrale, su di lui ci sarebbero anche Rubin Kazan, Lokomotiv Mosca, Liverpool, Siviglia e, non ultimi, i cugini del Milan. In ottica reparto arretrato, occhi di nuovo in Argentina: stavolta sul difensore Lisandro Lopez, omonimo del ben più famoso attaccante del Lione (accostato peraltro ai nerazzurri e alla Juve in inverno). Ha 23 anni, centrale dell’Arsenal di Sarandì, e il costo del cartellino si aggira sui 6 milioni. Altro nome gradito a Milano è quello di Vlad Chiriches: la sua valutazione è di circa 15 milioni, allo Steaua Bucarest sta facendo vedere ottime cose, e il suo agente ha da poco confermato un interesse da parte dei nerazzurri. Su di lui anche il Manchester City. Capitolo esterni: ecco spuntare di nuovo, e con una certa insistenza, il nome di Sebastian Jung, 23 anni, terzino dell’Eintracht Francoforte. Il ragazzo è sui taccuini degli osservatori interisti da un po’, ma le buone prestazione che sta offrendo in patria avrebbero spinto il club tedesco ad alzare il prezzo del suo cartellino, portato a circa 10 milioni di euro. Per la destra pare stia anche tornando di moda il nome di Mauricio Isla, ex Udinese, dallo scorso giugno alla Juve, vecchio pallino dei nerazzurri, che all’epoca non si sarebbero mossi per tempo nella corsa al cileno. Su di lui starebbero facendo più di un pensiero anche la Roma e diversi club di Premier League.
AAA DIRIGENZA CERCASI– Se fino a poco tempo fa Marco Branca era considerato intoccabile, è innegabile che alcune sue mosse non abbiano riscosso l’approvazione nè di Moratti, nè del mondo interista, a cominciare da grossi errori di valutazione in ambito mercato (ricordate Forlan, impossibilitato a giocare in Champions?), per finire con l’infelicissima uscita su Sneijder che diede vita al caso dell’olandese messo fuori rosa (alla fine dovette intervenire Moratti stesso, e pare che il presidente non ne sia stato entusiasta). A partire proprio dal direttore tecnico, quindi, l’organico dell’Inter, a livello dirigenziale, potrebbe subire diverse variazioni. L’operazione di rinnovo societario è iniziata già l’anno scorso, quasi in sordina, con l’arrivo inaspettato di Valentino Angeloni dall’Udinese, posto a capo degli osservatori nerazzurri, e dovrebbe continuare quest’anno, con un’opera di “bonifica”, che non risparmierebbe nessuno. In discussione ci sarebbero anche i preparatori, Rapetti in primis, e perfino il dottor Combi.
“PRONTO, LUCESCU?”- Questa l’apertura della telefonata intercorsa tra Stramaccioni e Moratti alla vigilia di Inter-Tottenham. Una battuta, un’ironia che servirebbe ad alleggerire l’atmosfera in casa Inter, dove è ufficialmente partito il toto allenatore. Nonostante le smentite, non convintissime per la verità, che filtrano dagli ambienti vicino all’Inter, la panchina di Strama continuerebbe a traballare. Tanti i nomi che si fanno in vista dell’addio del tecnico romano, da Laurent Blanc a, appunto, Mircea Lucescu, passando per Mazzarri e l’eterno Mourinho. Di certo c’è molto poco, a partire da quale sarà il futuro di Stramaccioni. La questione probabilmente verrà rimandata a fine stagione, salvo nuovi passi falsi in campionato. Fino a pochissimi giorni fa, l’esonero pareva dietro l’angolo; Moratti, stamani, si è limitato ad un “avremo molto di cui parlare“.
PILLOLE DI MERCATO- Il match contro il Tottenham ha mostrato per la prima volta un Jonathan convinto, che è riuscito a dare il suo contributo alla squadra. Il numero 42 nerazzurro ha diverse offerte in Brasile, e la sua è una partenza data quasi sicura in estate. Il futuro di Alvarez resta invece incerto, anche se pare che l’Atletico Madrid lo stia tenendo in considerazione seriamente. Altro nome in bilico è quello di Antonio Cassano: la situazione ad Appiano sembra essersi lievemente rasserenata dopo la lite avvenuta tra il barese e Stramaccioni, ma l’aria che tira è ancora piuttosto pesante. Nessuno esclude una partenza del Pibe de Bari, anzi. La destinazione più probabile sarebbe la Sampdoria, che dovrebbe tuttavia compiere uno sforzo non indifferente per sostenerne l’ingaggio.