PUNTO MERCATO – Niente colpo last minute? Ecco perchè. Ma Ausilio sta già guardando avanti…
Niente colpo finale, anche in questa sessione. Trattato Rolando, il cui ritorno è passato da sicuro a beffa clamorosa in poche ore, per la modalità con cui l’Anderlecht è riuscito ad ottenerlo dal Porto. Come ha spiegato Ausilio, il motivo di questa mancanza di innesti nell’ultimo giorno di mercato è frutto di una programmazione e di movimenti anticipati. Poco dopo la metà del mese erano già stati tesserati Xherdan Shaqiri, che ha già dimostrato valore e potenziale nelle prime rincuoranti uscite, Lukas Podolski, ottimo inizialmente ma penalizzato dal modulo ora, e Marcelo Brozovic, sorpresa per molti, tuttocampista che giganteggia tra le fila dei nerazzurri.
PORTIERE – Il ruolo che precedentemente sembrava potessere esulare da illazioni di mercato era proprio quello di Samir Handanovic, numero 1 nerazzurro indiscusso dal dopo Julio Cesar. Il contratto che recita giugno 2016 come data di scadenza e la sua voglia di palcoscenici degni della sua caratura hanno contribuito a far pensare a un suo imminente addio, per evitare di perderlo a parametro zero. Anzi, prima di tutto verrà il rinnovo, con il portierone pronto a firmare un contratto fino al 2019. La firma avverrà in concomitanza con un aumento di stipendio, per far sì che lo sloveno raggiunga cifre pressochè uguali a quelle dei più pagati in rosa, come Shaqiri, Palacio, Vidic e Guarin. Ciò che ancora non mette d’accordo le parti sono i diritti d’immagine, che tanto stanno complicando i discorsi anche nella contemporanea trattativa tra l’Inter e l’agente di Mauro Icardi. Archiviato il rinnovo di contratto, si potrebbero accettare e valutare con più serenità offerte provenienti da altri club. A inizio anno si parlava di Roma, ultimamente sembra il Manchester United la società più propensa ad assicurarsi le prestazioni di Handanovic.
DIFESA – Per dimenticare la delusione Rolando, occorre proiettarsi nel futuro prossimo. Per la prossima stagione, è pronto a rinforzare la difesa Jeison Murillo, centrale colombiano classe ’92, già bloccato nella finestra di mercato invernale grazie alla lungimiranza di Ausilio. I buoni rapporti con la famiglia Pozzo, proprietaria, oltre che dell’Udinese, del Granada, hanno permesso di intavolare e concludere il discorso per il ragazzo, che resterà in Spagna fino a giugno, con già un paio di strisce nerazzurre addosso (QUI i dettagli dell’affare). Nell’immediato, la fragilità di una buona fetta del reparto arretrato ha acceso le spie dell’emergenza e c’è chi parla di un’Inter vigile sul mercato degli svincolati. I profili che più si avvicinano al livello della Beneamata sono quelli di Felipe, ex Parma, per il posto da centrale, e di Lell, terzino con un passato nel Bayern Monaco. A onor del vero, Ausilio ha chiuso le porte al mercato dei senza squadra durante l’#askAusilio e pare perciò difficile che un acquisto simile si verifichi. E a dirla tutta, lascerebbe abbastanza stupiti, in quanto sarebbe una scelta in netto contrasto con la recente politica societaria. Il termine ultimo, in ogni caso, è il 27 febbraio, data che spegnerà ufficialmente ogni voce a riguardo.
Per quanto riguarda le fasce, in difesa, non basteranno Santon e D’Ambrosio, i due attuali promossi della stagione. Le ultime voci riguardano Maggio, del Napoli, della cui situazione ha parlato proprio il suo agente.
CENTROCAMPO – Sebbene Marcelo Brozovic rappresenti un tassello fondamentale, che mancava da molto tempo, e gli interni di centrocampo abbondino, urge ancora trovare un giocatore che possa far rifiatare Medel, o prenderne il posto da titolare. Il profilo ideale è quello di Allan, brasiliano dell’Udinese protagonista di una fantastica marcatura a uomo su Pogba e attuale uomo in più della formazione di Stramaccioni. Le due squadre ne hanno già parlato la scorsa estate e i margini per una trattativa ci sono, per un investimento che somiglierebbe molto a quello fatto per il croato Brozovic: si punterebbe su un giocatore giovane, ma pronto per prendersi una squadra sulle spalle.
ATTACCO – Dopo la conclusione di questa annata, saranno su le questioni che l’Inter dovrà affrontare. La prima riguarda Podolski, arrivato in prestito secco senza opzioni per il futuro. Se renderà, bisognerà trovare il modo di trattenerlo, altrimenti l’operazione non vincolante si rivelerà saggia. A prenderne il posto potrebbe essere Lavezzi, in rotta col PSG insieme a Cavani. Per quanto resti sempre il sogno di mercato della Beneamata, non bisogna dimenticare che le parti sono state vicine nel mercato invernale e che l’argentino sembra essere in cima alla lista dei partenti del club francese. Seconda questione, ancora più spinosa, è quella inerente a Mauro Icardi, che zittisce le polemiche a suon di gol – già 18 quest’anno. Pare sempre più certo che il giocatore si muoverà da Milano a giugno: nonostante la pace fatta con la curva, Mancini preferirebbe un profilo di attaccante più moderno e coinvolto nella manovra della squadra, caratteristiche che non sono nelle corde di Maurito. Un’offerta importante farebbe riflettere la società, che al prezzo giusto lo lascerà verosimilmente andare a segnare altrove.
E il sostituto? Per Dybala non se ne parla, i pescecani di cui parlava Zamparini esistono eccome, e hanno presa forte sul giovane talento. Non è da escludere un doppio colpo, con l’esperto Gignac, libero a parametro zero da quest’estate, e un giocatore più giovane, come Babacar, che non vuole iniziare a trattare con la Fiorentina per il rinnovo di contratto. Le alternative potrebbero essere rappresentate da Stefano Okaka, istruito egregiamente da Mihajlovic su come lavorare in funzione dei propri compagni, e Belotti, che sarà chiamato a raccogliere l’eredità dell’argentino Dybala e potrebbe non essere ceduto a cuor leggero dal Palermo.
Matteo Rasile Follow @teo_ras