15 Gennaio 2016

PUNTO MERCATO – Fase calda per le cessioni, poi si può investire. Asse Samp-Inter…

Con ancora due settimane abbondanti di calciomercato, la situazione dell’Inter è in evoluzione e sta entrando nel momento topico. Dopo la rescissione di Vidic, che farà risparmiare circa 5 milioni di euro all’Inter, esclusa la buonuscita che andrà corrisposta al serbo, si sta provando a cedere Andrea Ranocchia alla Sampdoria, mentre Guarín è fortemente richiesto dal Jiangsu Suning, lo stesso club che […]
punto mercato ranocchia guarin

Con ancora due settimane abbondanti di calciomercato, la situazione dell’Inter è in evoluzione e sta entrando nel momento topico. Dopo la rescissione di Vidic, che farà risparmiare circa 5 milioni di euro all’Inter, esclusa la buonuscita che andrà corrisposta al serbo, si sta provando a cedere Andrea Ranocchia alla Sampdoria, mentre Guarín è fortemente richiesto dal Jiangsu Suning, lo stesso club che ha sborsato 15 milioni di euro per Luiz Adriano del Milan, e sarebbe pronto a pagare una cifra superiore per il colombiano nerazzurro. Entriamo nel dettaglio, interessandoci anche degli eventuali acquisti che l’Inter, a fronte di moneta sicura in entrata, potrebbe tentare.

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DIFESA – Partendo dall’ex capitano interista, la sua situazione è complicata: Ranocchia non vuole perdere l’Europeo e rifiuta per questo motivo le destinazioni estere, soprattutto la Premier League, campionato da cui riceve maggior interesse e in cui ha rifiutato di giocare, declinando l’offerta del Norwich. La squadra in vantaggio per accaparrarselo è la Sampdoria, dopo il rifiuto al Bologna dello stesso centrale italiano, anche se l’Inter vorrebbe cederlo a titolo definitivo e i blucerchiati lo vogliono in prestito con eventuale diritto di riscatto. In questo senso, a tali condizioni, converrebbe cedere alla Sampdoria, bottega da cui l’Inter comprerebbe volentieri. Se si riuscisse a far partire Ranocchia, non sarebbe comunque necessario l’innesto di un ulteriore difensore centrale, con Juan Jesus e D’Ambrosio adattabili come riserve di Miranda e Murillo, oltre a Gary Medel. Secondo Alfredo Pedullà, Mancini accoglierebbe volentieri un cavallo di ritorno a Milano, Jorge Rolando.

Per quanto riguarda gli esterni difensivi, anche Dodô potrebbe seguire Ranocchia verso Genova, destinazione Sampdoria. L’accordo per il prestito sarebbe già definito, ma il brasiliano tentenna e sembra convinto di potersi giocare le sue carte a Milano, nonostante lo scarso minutaggio e la poca fiducia di cui sembra godere alla corte di Mancini. Diverso il discorso per Santon, che lascerebbe i compagni soltanto in caso di un’offerta appetibile. La Roma di Spalletti sembra l’unica squadra intenzionata a fare sul serio al momento, così come prenderebbe volentieri, in alternativa, Juan Jesus, importante per la sua duttilità e per le buone prestazioni offerte da terzino fino all’infortunio nel Derby. Infine, Nagatomo sembra pronto a rinnovare con il Biscione, per evitare di perderlo a parametro zero a giugno e provare a venderlo. Nel mercato di gennaio sarà difficile veder arrivare terzini, visto il sovraffollamento che porta alla necessità di cedere qualche elemento. I profili osservati con più attenzione restano quelli di Vrsaljko del Sassuolo, Jacopo Sala del Verona e Silvan Widmer dell’Udinese. Il nome nuovo, invece, è Mario Rui, uno dei migliori interpreti dell’Empoli di Sarri prima e Giampaolo poi.

Guarin

CENTROCAMPO – Nonostante le presunte offerte per il centrocampista del momento in casa Inter, Marcelo Brozović, la società non pare intenzionata a cederlo, specie nel caso dovesse andare in porto un affare ancor più conveniente, quello concernente Fredy Guarín. Il colombiano è fortemente voluto dal Jiangsu Suning, che offrirebbe alla Beneamata una cifra tra i 15 e i 20 milioni di euro e al giocatore circa 7-8 milioni annui. Con società e agente del giocatore convinti, la palla passa allo stesso Guaro, sempre titubante sul lasciare l’Inter, specie per uscire un po’ dai radar del calcio che conta e rischiando così di perdere la nazionale. In questo senso, lo Zenit potrebbe rappresentare un compromesso più vantaggioso in termini di visibilità, meno in quanto a soldi, sia per il club nerazzurro, sia per il calciatore. In caso di incasso da questo affare, Ausilio si butterà verosimilmente su un centrocampista della Sampdoria tra Soriano Fernando. Per il primo pare esserci già un pre-accordo sulla base di 10 milioni + bonus e rappresenterebbe un’alternativa a Brozović o Kondogbia, mentre il secondo agirebbe da vertice basso e significherebbe un cambio di rotta nella gestione di Melo e Medel. Alzando l’asticella, non è un segreto che all’Inter piaccia Xhaka, mediano svizzero dai piedi buoni che gioca nel Borussia Moenchengladbach e verrebbe a costare sicuramente più di quanto incassato dalla possibile cessione di Guarín. Per questo, i discorsi potrebbero essere rimandati a giugno.

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ATTACCO – La componente offensiva della rosa è stata quella maggiormente rivoluzionata con Mancini, dal doppio acquisto Podoslki-Shaqiri lo scorso inverno, alla loro cessione, con conseguente rimpiazzo. Sono infatti arrivati, la scorsa estate, Perišić, Jovetić, Ljajić e – di ritorno a Milano – Jonathan Biabiany. Anche per questo motivo, godendo tutti gli elementi di una buona stima da parte del tecnico, sarà difficile assistere a trasferimenti per quanto riguarda giocatori che si muovono in tale settore di campo. Le storielle su Jovetić restano chiacchiere, in quanto il montenegrino dovrà sicuramente rendere meglio dell’ultimo periodo, ma l’intenzione della società è di trattenerlo. Per il riscatto dal Manchester City, inoltre, la sola clausola che prevede l’obbligo di pagamento del cartellino in caso di piazzamento tra le prime 16 del campionato pare abbastanza vincolante. Dopo aver annunciato il rinnovo di Rodrigo Palacio fino al 2017, l’Inter sembra quindi destinata a mantenere il suo assetto offensivo così com’è, sebbene le classiche voci su Lavezzi stiano tornando a rimbalzare in quel di Milano e dintorni. Come la logica suggerisce, quando la disponibilità di moneta è limitata, sarebbe più saggio attendere la fine del contratto del Pocho (che scade quest’estate) e, al massimo, cominciare a cercare un accordo per un tesseramento a parametro zero. L’esborso per il cartellino, circa 6 milioni di euro, sommati a uno stipendio da top player, rischierebbero di estinguere quasi ogni guadagno dalle possibili cessioni, non permettendo di rinforzare gli altri reparti.