Punto mercato – Tiriamo le somme: analisi e voto al mercato nerazzurro, reparto per reparto
Dopo il gong di due giorni fa, è il momento delle analisi. L'Inter ha speso bene i suoi soldi? Come sono state coperte le lacune dei vari reparti?ATTACCO
Partiamo dalla foto, con un abbraccio che pochi, anche solo un paio di mesi fa, avrebbero ipotizzato di poter vedere. Candreva mette l’assist, Icardi segna. La gestione del caso riguardante l’argentino ha fatto storcere il naso a molti, ma avrebbe potuto dare un epilogo peggiore. È vero, il modo in cui è stato richiesto l’aumento tramite Wanda Nara è stato a dir poco ridicolo e non avrebbe meritato ascolto, ma l’alternativa sarebbe stata rischiare di perdere uno dei top player della rosa, con la necessità di rimpiazzarlo e quindi dovendo spendere molto, perchè le società avrebbero alzato le pretese, ingaggiando un giocatore che accettasse di non giocare la Champions League. Alla fine, si è optato per il minore dei mali, ossia il rinnovo in autunno, che restituisce un’immagine di armistizio più che di vittoria della famiglia Icardi o di sconfitta della società, e consente alla Beneamata di mantenere il suo puntero. Degli arrivi di Gabigol, e soprattutto Candreva, potrà giovare anche Maurito, che otterrà molti più cross e palloni invitanti per aumentare la sua già spaventosa media realizzativa. Ottima, anzi fondamentale, la permanenza di Perišić, non scontata dopo un buonissimo Europeo finito troppo presto. L’acquisto dell’accoppiata di cui sopra è infine un ottimo mix e sono stati presi i due migliori profili possibili per le esigenze. La prima scelta era rappresentata da Domenico Berardi, per via di un’età più giovane abbinata ad un’esperienza già sufficiente, ma sappiamo tutti che non si poteva fare di più per poterlo acquistare. Saggio, dunque, ripiegare su Candreva, che ha corsa, piedi buoni, esperienza e ancora la possibilità di giocare ad alto livello tante partite, garantendo assist e gol all’Inter. L’arrivo di Gabigol è invece frutto della volontà di Suning di portare a Milano uno dei migliori giovani del panorama mondiale, operazione tentata prima con Gabriel Jesus, soffiato dal Manchester City, e riuscita poi con il classe 1996. Per questioni di ruolo e modulo, sarebbe stato meglio l’arrivo dell’altro nazionale verdeoro, ma Barbosa è giovane, sa e può adattarsi a più posizioni e crescere sotto la protezione di Frank de Boer. Jovetić e verosimilmente anche Éder sono due panchinari davvero di lusso, così come l’esperto e sempre utile Rodrigo Palacio.
VOTO MERCATO ATTACCO: 8,5