25 Marzo 2020

Q&A Inter, parla Esposito: “Lukaku mi prende sempre in giro in spogliatoio! Il mio idolo? Diego Milito!”

Il giovane talento nerazzurro: "Vi dico la mia Top 11 di tutti i tempi dell'Inter. E su Conte..."

In questi giorni di isolamento forzato, l’Inter ha pensato di tenere compagnia ai propri tifosi organizzando diversi Q&A con i propri giocatori in diretta sui canali social del club. Oggi è stato il turno di Sebastiano Esposito, che ha risposto così alle domande arrivate dagli interisti presenti per l’occasione.

Come stai? – «Sto bene, a parte questa quarantena, non sono tanto abituato a stare a casa. Traguardi importanti? Sul talento lascio giudicare gli altri, io mi concentro sul lavoro. Ci sono tanti sacrifici dietro questi traguardi, che chiamerei più ‘soddisfazioni’. Spero che ce ne siano altrettante in futuro, mai sentirsi arrivati».

Miglior consiglio – «All’interno dello spogliatoio mi arrivano consigli quotidiani, ma il più importante me lo danno tutti i ragazzi e mi dicono di rimanere sempre umile e continuare a lavorare».

Segreto per saltare i difensori – «Il rigore provocato col Borussia Dortmund? C’è stato un pizzico di furbizia, mi sono messo davanti ad Hummels cercando il contatto che per fortuna è arrivato. Il consiglio che posso dare è guardare i piedi dell’avversario e captare quando sta per intervenire per poi superarlo».

Borja Valero ti chiede se ti manca – «Da vicino di spogliatoio sì, mi manchi un pochino. Anche vedere le tue giocate e ascoltare i tuoi consigli (sorride, ndr)».

Futuro – «Mi aspetto tante belle cose che spero arrivino. Posso dire che quando vado a dormire sogno di vincere qualcosa con le maglie dell’Inter e della Nazionale, però vedremo se potrà avverarsi».

Rigore concesso da Lukaku durante Inter-Genoa – «Una sensazione bellissima. Ho avuto modo di avverare il sogno più grande della mia vita, ringraziando sia Romelu per la persona che è e il gesto che ha fatto, che i tifosi, che aspettavano solo quello».

Fidanzato – «Per adesso no (ride, ndr), sono single».

Idolo – «Ho sempre detto che il mio idolo fin da piccolo è Totti. Ronaldo il Fenomeno purtroppo non l’ho potuto seguire, anche se ho visto tanti suoi video ed era pazzesco. E poi citerei Diego Milito, che nel Triplete ci ha fatto impazzire».

In prima squadra da giovanissimo – «Penso sia il sogno di qualsiasi ragazzo, giocare in Serie A con questa gloriosa maglia. Allo stesso tempo devo rispettarla e dare tutto, più del 100%».

Passione per il calcio – «Penso di esserci nato. Mio papà è sempre stato in questo mondo e tutta la mia famiglia ha sempre vissuto di pane e pallone. I miei fratelli? Alla fine di ogni giornata parliamo sempre per fare due chiacchiere e darci consigli a vicenda».

Cosa ami di più dell’Inter – «A parte la sua storia, che in pochi hanno, soprattutto il fatto che al suo interno si sia crata una grandissima famiglia, dove tutti si vogliono bene e vogliono il bene di questa maglia».

Inter, Esposito racconta il rapporto coi compagni di squadra

Rapporto con Lukaku – «Abbiamo un bellissimo rapporto, fin dalle prime amichevoli. Ma ho un gran rapporto con tutta la squadra».

Rubargli una qualità – «I gol! Le sue statistiche a 26 anni sono clamorose, e poi lui mi prende sempre in giro dicendo che io ho fatto pochi gol (ride, ndr)».

A quale giocatore ti ispiri – «Come ho detto prima Ronaldo il Fenomeno e Diego Milito, uno dei più forti e più talentuosi. Lui penso sia stato l’attaccante più forte».

Genitori – «Sono orgogliosi di me e dei miei fratelli, anche se è meglio che non me lo dicano spesso altrimenti mi monto la testa (ride, ndr)».

Più emozionante l’esordio in Champions League o il primo gol in Serie A – «Mi mettete a dura prova, è difficile scegliere! Sono due emozioni fantastiche, non riesco a decidere. Forse, se proprio devo scegliere, dico il gol contro il Genoa».

Accoglienza in prima squadra – «Mi hanno accolto benissimo, come ho detto prima siamo una grandissima famiglia. Poi essendo il più piccolo mi hanno cullato e trattato nel migliore nei modi. Stare in questo gruppo è una cosa di cui dovrei andare orgoglioso ed è così. Penso che poi alla fine, in campo, gli anni non contino e hai una grandissima responsabilità addosso da dover gestire».

Gol che sogni di segnare – «Segnare sotto la Curva Nord, perché non l’ho ancora fatto».

Sogni nel cassetto – «A livello di sport l’ho coronato, mentre a livello umano sì: creare una famiglia ed essere un buon padre ed un buon figlio».

Cosa hai detto a Lukaku per battere il rigore con il Genoa – «Sono andato da lui e gli ho chiesto se potevo calciarlo, ma poi è stata una decisione tutta sua concedermelo. L’emozione più grande della mia vita, sentendo tutta la spinta di San Siro ed il calore della gente. Un sogno stupendo».

Consigli dello staff – «Sia lo staff che i compagni mi dicono che bisogna lavorare e avere sempre voglia di migliorarsi».

Importanza della famiglia – «È importante, anche se non ho mai sentito pressioni da parte loro. Mi hanno aiutato e dato consigli positivi, quindi li ringrazierò sempre».

Numero 30 – «È stata una scelta un po’ forzata perché la società voleva che abbassassimo i numeri. Prima avevo il 70, e visto che volevo un altro numero con lo zero ho preso il 30».

Top 11 della storia – «Per il portiere è difficile, se non metto Samir poi è dura rientrare nello spogliatoio (ride, ndr). De Vrij, Samuel, Materazzi e Maicon in difesa. Zanetti, Stankovic e Brozovic a centrocampo, e davanti ne dico quattro perché non riesco a scegliere: Milito, Ronaldo, Lukaku e Lautaro. Io allenatore? No, no, lasciamo fare agli altri (ride, ndr)».

A chi pensi di assomigliare – «Penso di essere un attaccante moderno perché mi piace fare tutte e due le fasi. Mi piace rincorrere gli avversari. Probabilmente perché ne sono innamorato, però spero di assomigliare a Diego Milito».

Più nervoso o emozionato prima del rigore col Genoa – «Lukaku mi ha detto di andare sicuro sulla palla, non ero teso perché non capivo bene cosa stava accadendo, quindi sentivo il pubblico che sperava che io facessi gol ma per fortuna non capivo quel che realmente stava succedendo (ride, ndr)».

Lukaku compagno con cui ti trovi meglio – «Mi trovo bene con tutti, ma con Romelu e D’Ambrosio soprattutto ho un rapporto strepitoso. Con Danilo ci conosciamo da tanti anni visto che da bambino lo allenava mio padre».

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