Dopo il cambio di proprietà della scorsa settimana, l’era Oaktree è ora pronta a entrare nel vivo, con il primo incontro del fondo americano con la dirigenza dell’Inter. Sarà l’occasione per parlare del modus operandi per i prossimi 3 anni, con obiettivi già abbastanza chiari.
Li riporta La Gazzetta dello Sport, che descrive con chiarezza quali saranno i punti fermi del prossimo triennio. Tra questi c’è quello che sta più a cuore ai tifosi: la competitività sportiva. Il campo sarà sempre determinante per il destino del club, in continuità con quanto fatto nelle ultime stagioni.
Un’ambizione che giocherà di pari passo con la ricerca della sostenibilità finanziaria e con un pareggio di bilancio da raggiungere il prima possibile. L’aumento dei ricavi sarà un fattore in questo senso, ma è chiaro che anche il mercato potrebbe dover fare la sua parte.
Acquisti e cessioni che nelle ultime stagioni hanno visto i dirigenti muoversi con sicurezza e capacità, trovando l’equilibrio tra rosa competitiva e obblighi finanziari. Un nuovo punto si aggiungerà alla lista dei compiti: il progressivo ringiovanimento della rosa. L’Inter, d’altronde, ha l’età più alta di tutto il campionato e l’inserimento dei giovani sarà un punto centrale per il futuro.
Infine, c’è la questione stadio. Oaktree vuole una casa più moderna e funzionale per l’Inter e per questo motivo il dossier in merito al nuovo impianto sarà uno dei punti fondamentali. Le due opzioni sul tavolo, attualmente, sono il restyling di San Siro e la costruzione di una nuova struttura a Rozzano.
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