Rafinha: “Inter? Pensavo esercitassero il diritto di acquisto. Mercoledì sarà una gara speciale. Icardi è pazzesco, Spalletti…”
Il centrocampista brasiliano incontrerà i suoi ex compagni di squadra mercoledì sera al Camp Nou
Dopo aver contribuito in maniera importante al ritorno in Champions dell’Inter, Rafinha mercoledì sera ritroverà proprio la sua ex squadra nel terzo turno di Champions League.
Il centrocampista brasiliano ha rilasciato una lunga intervista al Mundo Deportivo: “La condizione fisica? E’ molto buona davvero. Mi sento fisicamente come non mai, lavorando sodo. Sono molto felice di sentirmi così”.
L’addio all’Inter: “Doloroso non è la parola giusta. Sono passati solo pochi mesi in cui stavo molto bene, recuperando fiducia dopo un lungo infortunio. Per il trattamento dei miei compagni di squadra e quello di tutti i fan mi sono sentito molto a mio agio, mi hanno trattato come a casa. Per contratto, non c’era alcun obbligo da parte loro. Sapevo che erano felici all’interno del club e pensavamo che avrebbero esercitato l’opzione di acquisto, ma non è successo”.
La rinascita in nerazzurro: “Ho ritrovato la fiducia, che per me è stata la cosa più importante. Ti senti di nuovo il calciatore e sei felice di nuovo facendo quello che mi piace di più. Per me l’infortunio è stata un’esperienza brutale e incredibile”.
L’esperienza a Milano: “Sono rimasto sorpreso. I compagni erano eccellenti, era un gruppo fantastico. Sono rimasto con la passione che hanno gli interisti. Era pazzesco, mi ricordava come vivono il calcio in Brasile. Sono sentimenti, ricordi molto belli”.
Lo scontro contro l’Inter: “Mercoledì sarà un giorno speciale. Ovviamente.Voglio incontrarmi di nuovo con i miei colleghi e con le persone che mi hanno accolto così bene”.
Su Spalletti: “È molto tattico. Ha cose molto chiare e gli piace lavorare sodo, specialmente i piccoli dettagli. Ha anche giocatori molto bravi ed è una squadra che può giocare molto bene”.
L’amicizia con Icardi: “L’ho incontrato quando aveva 15 anni, quando è arrivato all’accademia giovanile del Barça. Abbiamo studiato insieme e da lì amicizia. Nei miei primi giorni a Milano mi ha aiutato molto. E come calciatore, quello che rappresenta per il club è pazzesco”.
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