In molti lo invocavano, in pochi si aspettavano che potesse essere fin da subito così determinante: Rafinha è entrato solo nel secondo tempo contro il Bologna, ed ha ripagato il tecnico Spalletti con una prestazione di personalità, classe e sostanza, facendo dimenticare le scorie dell’uscita polemica di Brozovic dal campo.
Come riporta il Corriere dello Sport oggi in edicola, il brasiliano ha mostrato una qualità sopra la media, rapidità e freschezza, ma anche coinvolgimento e spirito di gruppo, visto come ha festeggiato il gol di Karamoh con i compagni.
Per ora Spalletti sa di non poterlo avere per 90 minuti, ma anche in mezz’ora può già fare la differenza.
Il tecnico di Certaldo ha fatto capire che la sua autonomia è ancora limitata, ma presto verrà lanciato in maniera definitiva. E c’è una data che hanno segnato in casa Inter: il 4 marzo, quando a San Siro andrà in scena il derby contro il Milan. Il piano è quello di avere Rafinha al massimo, o quasi, entro 3 settimane. Il resto è ancora tutto da scrivere, compreso il suo possibile riscatto a 35 milioni più 3 di bonus. E se i nerazzurri si qualificassero alla Champions, un sacrificio non sarebbe affatto da escludere.