Chi è Rafinha: il trequartista che serviva a Spalletti. Ecco dove sarà impiegato
L'allenatore nerazzurro lo impiegherà alle spalle di Icardi o a destra al posto di Candreva
Appena Rafinha completerà le visite mediche di rito e le pratiche burocratiche sarà consegnato a Luciano Spalletti. L’allenatore dell’Inter lo sottoporrà a una full immersion tecnico-tattica per farlo inserire il prima possibile nell’ambiente nerazzurro. Il 24enne brasiliano, che ha giocato anche da terzino, come si legge su La Gazzetta dello Sport: “Nella cantera del Barcellona si era mosso da falso nueve – finendo con lo spingere il suo amico Icardi a venire in Italia… – e in prima squadra con Luis Enrique veniva schierato come interno. Elemento di qualità, bravo tatticamente e nei passaggi, Rafinha è abbastanza veloce e ha un buon dribbling. Soprattutto vede la porta. Quello che non è di certo il pezzo forte dei suoi nuovi compagni di reparto”.
Rafinha è il trequartista che mancava e che tanto serviva a Spalletti perché, in quella zona di campo, l’Inter non è mai riuscita a innescare Icardi e a far male con inserimenti da dietro. La luce, infatti, si è spenta con il calare di Candreva e Perisic. Il brasiliano può essere il giocatore che sappia saltare l’uomo nello stretto, inventare la giocata estemporanea e creare superiorità numerica contro squadre più chiuse. Caratteristiche che, attualmente, mancano in rosa. Ma Rafinha può essere impiegato anche alto a destra nel ruolo che è di Candreva. Ipotesi, questa, che potrebbe verificarsi spesso, permettendo al brasiliano di accentrarsi per tentare il tiro col sinistro e consentire allo stesso Candreva di piazzarsi alle spalle del capitano interista.
Rafinha può tornare utile anche per battere i calci piazzati e in zona gol. Prima dell’infortunio, infatti, nella scorsa stagione ha segnato 7 reti, di cui 6 nella Liga. Più degli attuali centrocampisti nerazzurri. Il più prolifico al momento è Brozovic a quota 3, mentre Vecino e Borja Valero ne hanno segnato uno solo. Ancora a secco Gagliardini e Joao Mario. Tanto che il 71,4% delle realizzazioni dell’Inter sono arrivate con Icardi e Perisic.
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