21 Febbraio 2018

Rafinha, da oggetto misterioso ad ancora di salvataggio dell’Inter: Spalletti punta su di lui per la rinascita

Arrivato tra mille dubbi a causa delle sue condizioni fisiche, ora il brasiliano è pronto a prendersi l'Inter

Arrivato dal Barcellona a gennaio tra lo scetticismo generale a causa del grave infortunio al ginocchio che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per un anno, Rafinha ha dimostrato in poco tempo a Spalletti e a tutto l’ambiente dell’Inter di avere una qualità superiore rispetto alla media e di essere pronto a caricarsi il centrocampo nerazzurro sulle spalle.

Rafinha, l’arma in più per l’Inter di Spalletti: titolare già con il Benevento?

Sarà quindi Rafinha il jolly per questo finale di stagione con vista Champions? Ne è assolutamente convinto Luciano Spalletti, che sembra orientato a concedere al brasiliano la sua prima maglia da titolare sabato sera a San Siro nel delicato match contro il Benevento, tornato in lotta per la salvezza dopo i tre punti strappati con le unghie contro il Crotone. Tanto è cambiato nella testa del tecnico di Certaldo rispetto a un mese fa, quando il neo-acquisto, appena sbarcato a Milano, non poteva essere responsabilizzato troppo: “Dare a lui il compito di una reazione generale sarebbe sbagliato, anche nei confronti dei compagni – aveva sentenziato l’allenatore nerazzurro in conferenza stampa -. Al contrario, dovranno essere loro a dargli una mano“.

In poche settimane, invece, Rafinha ha conquistato tutti, divenendo “un esempio da seguire. La qualità dei suoi passaggi è la dimostrazione di quanto sia capace di far migliorare l’Inter. E’ soprattutto quando passa la palla ai compagni che li tratta da veri fratelli”. Una vera e propria investitura, insomma, da parte di Spalletti, che si è ormai deciso ad affidare le chiavi del centrocampo nerazzurro al talento di scuola blaugrana: la speranza è che, con qualche accorgimento tattico, il numero otto possa trasformarsi in ancora di salvataggio di questa Inter e trascinare i compagni nell’Europa che conta dopo i tanti, troppi anni di astinenza dal palcoscenico continentale più prestigioso.