Rafinha: “Vorrei il Mondiale, ma ora penso solo a fare bene con l’Inter. Papà mi ha parlato della Serie A”
La seconda parte dell'intervista de La Gazzetta dello Sport al centrocampista brasiliano dell'Inter
Dopo aver parlato della sua nuova esperienza a Milano e dopo aver giurato fedeltà ai colori nerazzurri, Rafinha si è lasciato andare ai microfoni de La Gazzetta dello Sport raccontando alcuni aneddoti della sua vita privata: “Non sono scaramantico, non amo la Playstation, mi piace il cinema e suonare la chitarra. Anche se tra allenamenti e lavoro che faccio a casa non mi resta troppo tempo. Sto prendendo lezioni, presto parlerò in italiano. Adoro i dolci e qui ho perso la testa per le torte. Soprattutto per le crostate. Dura tenere la linea”.
Non solo calcio: “Mi piace la pallavolo perché mia madre Valeria giocava. Poi basket e ping-pong. Abbiamo un tavolo a casa e ci sfidiamo di continuo”.
Suo padre Mazinho ha giocato in Serie A: “Mi ha confermato che questo è un campionato molto tattico. Un’università del calcio. Ne ho parlato con Dani Alves, dice che qui ha imparato tanto”.
Capitolo Nazionale: ” Mio fratello ha scelto la Spagna e io il Brasile. Lui ha giocato in tutte le Under spagnole, io durante l’estate tornavo in Brasile. Mi sono sempre sentito più brasiliano che spagnolo. Se ho parlato di recente con il c.t. Tite? No, essendo stato infortunato non lo sento da un po’. Chiaro che vorrei una maglia per il Mondiale, ma ora penso solo a fare bene con l’Inter. Con entrambi in campo papà cosa farebbe? Ci abbiamo riso sopra, ha detto che si metterebbe comodo davanti alla tv e proverebbe a viversi la partita con serenità”.
Sulla mancata qualificazione ai Mondiali dell’Italia: «E’ un momento, in Brasile è successa la stessa cosa. Avete vinto 4 Mondiali, rappresentate il calcio nel mondo. Anche i giovani talenti non mancano. Credevo che Pinamonti avesse 20 e passa anni, poi ho scoperto che ne ha 18″.
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