Ranieri: “L’Inter ha ancora fame di vittorie. Su Chivu, Wes e Mou…”
Claudio Ranieri, ospite ieri a La domenica sportiva, ha rilasciato diverse dichiarazione, partendo dalla scomparsa di Marco Simoncelli: “L’ho conosciuto una quindicina di mesi fa durante una partita di beneficenza, eravamo insieme in panchina e non stava mai zitto. Quando stamani ho saputo sono rimasto senza parole, esterrefatto. Lui era un ragazzo sempre con il sorriso sulle labbra, un vero romagnolo, che non stava mai zitto e aveva una simpatia incredibile. E’ stato veramente un dramma“.
Si passa al campionato e alla rimonta dei nerazzurri: “L’Inter è ancora indietro ma siamo campioni del Mondo per club in carica. Bisogna lavorare tanto e fare punti, vincere è sempre difficile ma bisogna riprendere la marcia giusta, sono sicuro che alla fine l’Inter sarà lassù. In gruppo ci sono veri campioni, bisogna essere sereni e avere fiducia. Insomma, non è possibile che l’Inter sia in quelle posizione di classifica. Lavorare con campioni che hanno vinto tanto è stimolante, perché questi ragazzi quando si sentono dire che loro sono vecchi e finiti non ci stanno, non vogliono sentirsi dire che siamo una squadra morta, e dobbiamo dimostrarlo sul campo”.
Un pensiero su Mauro Zarate: “Il ragazzo ha delle qualità, sa saltare l’uomo e offrire assist, poi gli amici argentini della colonia nerazzurra lo hanno preso per mano. Mauro è molto giovane ma si fida di Zanetti, Cambiasso o Milito. E’ in ottime mani”.
La vittoria contro il Chievo: “Era importante sfatare il tabù San Siro, avevamo sempre preso gol e mai segnato in casa. Io ho un gruppo di campioni che hanno ancora voglia, fame di vittorie. Questo è molto importante per me, per la società e per i tifosi. Milito invece di Pazzini o Zarate? Non è vero che non hanno convinto questi ultimi due. Sono tutti fior di giocatori, questi tre e anche Forlan e Castaignos, bisogna far giocare un po’ tutti anche perché non siamo al 100%”.
Elogi per Wesley Sneijder: “L’ho detto e lo confermo, è un giocatore importante proprio per la squadra. Dovevate vederlo negli allenamenti, tutti appena è rientrato gli davano subito il pallone. I compagni quando c’è lui si sentivano più sicuri”.
Sul ritrovato Chivu e su Lucio: “Cristian sta guidando molto bene la difesa insieme a Lucio, non è mica detto che io debba spostarlo, anzi ora avrò il tempo di far recuperare con calma Ranocchia e Samuel. Lucio è un generoso, dev’essere soltanto un po’ più disciplinato, anche oggi è stato bravissimo in ogni circostanza finché non ha voluto portare palla una volta, quel meccanismo crea altri movimenti da parte di Cambiasso e quindi è meglio evitarlo”.
Un pensiero anche su Josè Mourinho: “Non sono assolutamente geloso di lui, anzi dovrebbe rimanere ancor più il segno di chi come Herrera e Mourinho ha vinto più di tutti, e soprattutto la Champions League. Diamo a Cesare quel che è di Cesare”.