FOCUS – Ranocchia-Inter: game over!
Napoli-Inter poteva e doveva essere la partita della svolta: la squadra nerazzurra avrebbe probabilmente meritato di uscire dal San Paolo con un altro risultato, ma l’incredibile errore di Ranocchia ha frantumato, a pochi secondi dal termine del match, i sogni di gloria della Beneamata.
L’Inter di Mancini ieri sera ha destato una buona impressione: il nuovo 4-3-3 adottato dal tecnico di Jesi ha permesso alla squadra di essere più equilibrata, mantenendo per larghi tratti del match il controllo del pallone. In difesa, soprattutto nel primo tempo, abbiamo continuato a palesare grandi difficoltà, mentre in fase offensiva risultiamo ancora troppo sterili. In generale però il piglio della squadra è stato quello giusto, ed il cambio di modulo ha convinto, tanto da poter essere riproposto già dalla partita contro il Palermo di Iachini. Ciò che però ha deciso il match al 93′ è stata la sciagurata disattenzione di Ranocchia; sugli sviluppi di una rimessa laterale, il difensore interista ha perso completamente Higuain, consentendo al bomber argentino di segnare la rete che ha portato il Napoli in semifinale. Un errore macroscopico che in quel momento della partita non doveva essere commesso e ci ha condannato all’eliminazione dalla Tim Cup, aprendo una frattura quasi definitiva tra l’attuale Capitano nerazzurro e buona parte del tifo interista.
Da ormai quattro anni stiamo aspettando che il difensore umbro faccia quel salto di qualità che tutti si attendono, ma gli anni passano, i fallimenti della squadra e personali si susseguono, e Andrea Ranocchia non dà tangibili segnali di miglioramento. Quest’anno gli è stato affidato un ruolo importante, forse troppo per la sua atavica incapacità nel gestire la pressione: sostituire Zanetti nel ruolo di Capitano. Il compito affidatogli non era certo semplice, ma si pensava che facendolo sentire importante, al centro del progetto, responsabilizzandolo ulteriormente, potesse finalmente ritagliarsi un ruolo importante nell’Inter del futuro. Purtroppo i risultati sono sotto gli occhi di tutti ed ancora una volta Ranocchia ha palesato i suoi enormi limiti sul piano caratteriale prima e tecnico dopo. Mancanza di personalità, cali improvvisi di concentrazione, un’interpretazione personalissima del concetto di “marcatura”, sono probabilmente limiti strutturali del Ranocchia calciatore, limiti che gli impediscono di affermarsi con la maglia dell’Inter.
Sul Ranocchia ragazzo e professionista non c’è nulla da eccepire, ma se vorremo finalmente costruire una squadra nuovamente vincente, dovremo fare delle scelte, anche dolorose. Se la squadra oggi continua a vanificare prestazioni buone (come quella di Napoli) a causa di errori individuali, se continua a palesare gli stessi limiti, significa che qualcosa a livello di singoli va cambiato. Va cambiato anche e soprattutto in vista del futuro: sono i calciatori, insieme all’allenatore, a rendere vincente una squadra. Evidentemente alcuni interpreti non sono adeguati a far parte del nuovo ciclo nerazzurro, ed il Capitano ne è l’emblema. La storia tra Ranocchia e l’Inter deve necessariamente arrivare ai titoli di coda, si deve prendere atto di un’evidenza incontrovertibile. Solo liberandoci di determinati calciatori potremo ritornare ad essere competitivi. Prendiamone atto tutti: facciamolo prima che su questo splendido “gioco” chiamato Inter compaia la scritta “game over”.