Ranocchia: “L’Inter mi ha logorato. Alla Samp per ritrovare serenità”
Le prime prestazioni di Andrea Ranocchia con la maglia della Sampdoria sono state tutt’altro che incoraggianti e l’ex difensore, nonché capitano, dell’Internazionale, prova a individuarne le cause, intervistato da Il Secolo XIX: INIZIO SFORTUNATO – “Pago la mancanza dal campo dei mesi scorsi: quando non giochi per un po’ di tempo, ce ne metti un po’ […]Le prime prestazioni di Andrea Ranocchia con la maglia della Sampdoria sono state tutt’altro che incoraggianti e l’ex difensore, nonché capitano, dell’Internazionale, prova a individuarne le cause, intervistato da Il Secolo XIX:
INIZIO SFORTUNATO – “Pago la mancanza dal campo dei mesi scorsi: quando non giochi per un po’ di tempo, ce ne metti un po’ anche a riprendere le misure, a ritrovare la concentrazione. Più gioco e meglio mi sento. Per il resto, anche gli errori fanno parte del gioco del calcio”.
STIMOLI – “Oggi ne ho molti di più rispetto a un mese fa. Lo so che per molti andare dall’Inter alla Samp è un passo indietro. Per me, no. Sentivo il bisogno di cambiare per ritrovare serenità e il divertimento nel gioco. L’ultimo periodo a Milano mi aveva un po’ logorato. Avevo diverse possibilità, anche all’estero, anche economicamente allettanti. Ma ho fatto questa scelta, la Samp è una società importante, dalla storia importante. Montella mi ha fortemente voluto. Ho detto subito “sì”, poi i tempi si sono un po’ allungati per questioni… burocratiche”.
INTER – “La mia esperienza all’Inter è stata educativa, mi ha fatto crescere tantissimo. Gli ultimi tempi avevo perso serenità, in campo e anche fuori. Ho sempre fatto tutto per il bene dell’Inter. Poi ho sentito che era arrivato il momento di andare via e quando prendo una decisione, la vivo al cento per cento. Se mi avessero detto che avrei giocato titolare fino alla fine del campionato avrei comunque chiesto di essere ceduto. Non ce la facevo più. Il ds Ausilio e Mancini sono stati molto corretti con me e mi hanno offerto la completa disponibilità a darmi una mano”.
PRESSIONE – “Non la sento. O meglio, la pressione forte era quella di Milano. Questa è di un altro tipo. Giorno dopo giorno sto ritrovando quella passione che ultimamente avevo un po’ smarrito. E la pressione è l’opposto della passione. Penso solo a fare il meglio che posso per la Sampdoria, a ritrovare il prima possibile la forma migliore”.