22 Maggio 2021

Raspadori: “Io l’unico tifoso dell’Inter in famiglia. A 10 anni amavo Eto’o per il Triplete”

Il giovane attaccante potrebbe far parte dei convocati di Mancini per l'Europeo

Raspadori (@Getty Images)

Calciatore del momento in casa Sassuolo e probabilmente grande sorpresa di Roberto Mancini in vista del prossimo Europeo, Giacomo Raspadori è stato il protagonista dell’ultimo numero di Sportweek uscito in edicola questa mattina. Il giovane centravanti classe 2000 rivelazione di questo campionato, ha raccontato da dove nasce il suo tifo nei confronti dell’Inter che nel corso degli anni si è trasformato soprattutto in una simpatia per i colori nerazzurri, svelando anche un’offerta rifiutata all’età di 14 anni. L’intervista di Raspadori:

INTERISTA – “Il mio primo pallone era nerazzurro, un regalo di mamma e papà al mio primo compleanno. Scelsero i colori a caso, nessuno in famiglia tiene all’Inter, ma è così che sono diventato tifoso. Oggi diciamo che sono rimasto simpatizzante. Nel campo di calcio mi sento nel posto giusto, sin dalla prima partita giocata a 5 anni nella squadra del mio paese”.

REGGIO NELL’EMILIA, ITALY – APRIL 03: Giacomo Raspadori of US Sassuolo celebrates after scoring his team second goal during the Serie A match between US Sassuolo and AS Roma at Mapei Stadium – Città del Tricolore on April 03, 2021 in Reggio nell’Emilia, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

OFFERTE – “Quando a 14 anni mi volevano Inter e Roma, i miei genitori mi hanno lasciato la libertà di dire sì o no e hanno rispettato la mia decisione. Ho rifiutato perché pensavo che per la mia crescita sarebbe stato meglio un club come il Sassuolo, che per me è come una famiglia. Mi pare che i fatti dimostrino che non ho sbagliato a restare qui”. 

INTER – “A 10 anni mi innamorai di Eto’o nell’Inter del Triplete, mi piaceva perché in campo era un leader silenzioso: non parlava tanto, ma trascinava i compagni con l’esempio. Un po’ mi ci rivedo. Avevo fatto un provino con l’Inter e mi diedero i biglietti per la partita col Palermo, andai a San Siro con mio papà”. 

EUROPEO – “La doppietta a San Siro contro il Milan alla mia età fai fatica a sognarla, quando ci ripenso il cuore mi batte più forte. La convocazione agli Europei mi darebbe le stesse emozioni”. 

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