Ravanelli: “Conte non era un allenatore in campo. Tridente Juve? Prendano spunto da Eto’o”
L'ex centravanti bianconero racconta il passato da calciatore dell'attuale tecnico interistaL’esempio ideale da cui prendere spunto per il sacrificio degli attaccanti? L’Inter del Triplete, parola di Fabrizio Ravanelli. Intervistato dal Corriere della Sera, l’ex centravanti bianconero ha analizzato la nuova Juventus di Sarri disegnata con tre bomber: Ronaldo, Dybala ed Higuain. Sulle pagine del quotidiano, l’ex attaccante cita la Beneamata di Mourinho come tattica ideale da prendere come esempio: “Il tridente della Juve? Molto dipende dalla volontà dei giocatori di sacrificarsi, oltre che dalla condizione. L’esempio di Eto’o nell’anno del Triplete interista è sempre valido”.
Passaggio importante anche nei confronti dell’attuale allenatore dell’Inter. Con Antonio Conte Ravanelli ha condiviso emozioni e spogliatoio ed oggi, rispetto al passato, le sensazioni sul suo ex compagno sembrano cambiate: “Come Deschamps, anche per Conte vale il discorso del non essere allenatori in campo nella loro carriera da calciatori. Didier ad esempio ha fatto la storia della Francia e continuerà a farla perchè è un vincente, ma non aveva quel carisma per trascinare la squadra e, come lui, anche Conte. Il riferimento era uno come Vialli, Mihajlovic o Mancini alla Lazio”. Questo il pensiero di Fabrizio Ravanelli: tra tridente ed allenatori in campo, l’ex bianconero prende l’Inter come esempio.
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