Ravezzani: “Oggi funziona il modello Conte. Sarri? In campo si vede poco”
In un'analisi su Tuttosport, Fabio Ravezzani sottolinea come al momento i "maestri di calcio" non siano riusciti a fare breccia nelle loro squadre al contrario dei trascinatori come Conte che hanno avuto subito un grande impattoIl modello Conte rivaluta Allegri e Gattuso. Così Fabio Ravezzani nella sua analisi su Tuttosport. Questo che sembrava essere l’anno della rivoluzione calcistica, quello dei maestri di calcio sulle panchine, si è rivelato invece essere il consolidamento del modello che preferisce grinta e determinazione a bel gioco e schemi preconfezionati.
Questa sembrava l’estate che incoronava i grandi pensatori di calcio al di sopra degli allenatori vecchio stampo. Basti pensare al ricambio sulle panchine di Juventus e Milan: fuori Allegri e Gattuso, dentro Sarri e Giampaolo. L’unica squadra, almeno tra le big, che si è mossa in controtendenza, è stata l’Inter che invece di andare alla ricerca di qualche maestro di calcio che cerca lo spettacolo prima di tutto, ha puntato su Conte, rappresentante massimo dell’altra sponda: determinato, trascinatore ed ossessionato dal risultato al di sopra di qualunque cosa.
Col senno di poi questa scelta sembra aver premiato i nerazzurri: almeno in campionato l’Inter sta avendo un continuità di rendimento spaventosa. Se ci si ferma ai punti in classifica sembra ovvio affermare che anche la Juve non si può dire che abbia deluso; tra le file bianconere però i punti sono arrivati in maniera molto diversa da come sono arrivati quelli dei nerazzurri. Come scritto da Ravezzani: “Sarri parte pieno di schemi, attese, premesse e promesse. Però in campo si vede ben poco. Qualcuno sussurra anche che la Juve gioca più o meno come l’anno scorso“.
Ancora peggio è andata al Milan in quanto “Giampaolo non aveva qualche fenomeno davanti capace di farlo vincere attraverso il lampo di un gol malgrado l’informe gioco della squadra“. L’allenatore ex Sampdoria è durato infatti pochissimo sulla panchina rossonera venendo sostituito da un “normalissimo” Pioli che però, nonostante i non ottimi risultati, è riuscito a dare un’impronta più incisiva già dalla prima settimana di lavoro.
Per finire, dunque, non può essere più diretta di così la frase conclusiva dell’analisi: “Dopo l’estate dei grandi teorici e pensatori, la tendenza autunno-inverno del calcio stagione 2019-20 è già cambiata. Oggi funziona il modello Conte tutta grinta: determinato, ossessionante, aggressivo, martellante. Chi vuole cambiare pensa a Gattuso, non a un professore. La moda dell’intellettuale in panchina è durata lo spazio di uno schema (sbagliato)“.