Ravezzani: “Spalletti non ha colpe nella crisi dell’Inter. Dopo Mourinho quasi impossibile allenarla”
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Tra le tante note negative della crisi nerazzurra, non può non essere presente anche Spalletti e le sue scelte non eccelse. L’allenatore di Certaldo non riesce ad incidere durante le partite con un cambio giusto o una mossa tattica che spezzi l’equilibrio. I giocatori, dal canto loro, non rendono al massimo e le difficoltà aumentano a dismisura. L’ostacolo più imponente per chi siede sulla panchina dell’Inter, nell’era post-Triplete, è riuscire a superare la crisi invernale e arrivare a fine campionato con il raggiungimento dell’obiettivo principale. L’unico ad esserci riuscito è proprio Spalletti nella passata annata.
Il tema allenatori dell’Inter e crisi cronica è stato affrontato da Fabio Ravezzani sul suo articolo apparso oggi sul Corriere dello Sport: “Allenare l‘Inter – scrive il collega giornalista – è sempre stata impresa difficile. Dopo Mourinho è diventato quasi impossibile, complice anche il decadimento improvviso della capacità di spesa societaria. Anche Spalletti, come i suoi predecessori, è stato condannato dai tifosi senza appello. Eppure in un anno e mezzo ha conquistato la Champions, ha disputato un dignitosissimo girone di qualificazione e adesso è stabilmente al terzo posto, ma le ultime partite sono state sconfortanti. A ben pensarci la critica che si può muovere a Spalletti è proprio questa e gli ultimi “ma” stanno diventando intollerabili per i tifosi nerazzurri, che aspettano sempre il nuovo messia. Nell’attesa bruciano un tecnico dopo l’altro. Spalletti resta uno dei migliori allenatori italiani, ma nei momenti difficili è meglio esprimere pochi concetti molto chiari. A parte la sciagurata operazione Nainggolan, Spalletti non ha colpe sulla crisi dell’Inter.”
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