9 Novembre 2018

Regina Baresi: “Orgogliosa di far parte di un club prestigioso come l’Inter. Amo Ronaldo ma Icardi oggi è il più forte al mondo”

Il capitano e attaccante dell'Inter Femminile ha rilasciato una lunga intervista su Sport Fair

Regina Baresi, attaccante e capitano dell’Inter Femminile, è stata intervistata dai microfoni di Sport Fair per parlare della nascita dell’Inter Women, il cui titolo è stato recentemente acquistato dal club nerazzurro: “In Italia c’è stata fino ad ora troppa poca considerazione verso il calcio femminile, perché considerato uno sport esclusivamente maschile. Per fortuna nell’ultimo periodo stiamo vedendo un netto miglioramento da questo punto di vista. Sembra si stiano aprendo un po’ gli orizzonti e spero vada sempre meglio. Il pregiudizio principale da sconfiggere è che una donna che gioca a calcio sia paragonata per forza di cose ad un maschio. Non è così e io ho sempre cercato di farlo capire: una donna è più o meno “femminile” indipendentemente dallo sport che pratica. Le calciatrici conservano il loro lato femminile a prescindere da tutto. Siamo molto orgogliose di essere protagoniste di questo progetto, entrare a far parte di un club prestigioso come l’Inter è un passo avanti e un bel segnale che dimostra l’importanza data dalla società nerazzurra al movimento femminile. L’Inter è da sempre una società che punta al meglio e soprattutto abituata a lavorare per il raggiungimento di grandi obiettivi, così faremo anche noi. Daremo il nostro massimo, per la società che sta credendo in noi e per onorare sempre la maglia che indossiamo”. 

L’amore per il calcio – “In campo sono calciatrice al 100%, competitiva e senza la paura di spettinarmi, far fatica o sporcarmi la divisa. Al di fuori, mi piace anche vestirmi sportiva ma soprattutto far vedere il mio lato femminile, truccandomi il giusto quando necessario e soprattutto dimostrando di esserlo nel modo di comportarmi, vestirmi e di essere. Non ho un primo ricordo specifico, probabilmente è una passione che c’è sempre stata, inevitabilmente trasmessa dal papà e poi cresciuta ogni giorno dentro di me. È da sempre che gioco, in casa con mio fratello, all’oratorio o al parco, fino ad aver iniziato seriamente a 12 anni. Togliersi l’etichetta penso sia impossibile, ho imparato a conviverci nel migliore dei modi. È un orgoglio per me avere questo cognome, per tutto quello che hanno fatto papà e zio nel calcio italiano. Allo stesso tempo sento anche la responsabilità e il dovere, forse, di dover dimostrare ogni volta qualcosa in più delle altre. Papà viene a vedermi quando riesce e dall’alto della sua esperienza mi dà spesso consigli che per me sono molto importanti”. 

I modelli – Da sempre amo Ronaldo. Ora mi ispiro a Icardi, penso sia in questo momento l’attaccante più forte, soprattutto all’interno dell’area di rigore. Osservo molto i suoi movimenti, ho molto da migliorare e imparare”. 

 

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