Reja: “Gagliardini mi ricorda Dino Baggio, pochi come lui”
Queste le parole del tecnico friuliano che lo scorso campionato ha fatto esordire nell'Atalanta Roberto GagliardiniIl fenomeno-Gagliardini, se vogliamo, è un po’ merito di Edy Reja che lo ha fatto esordire nell’ultima partita dello scorso campionato. La sua ottima prestazione ha fatto stropicciare gli occhi ai presenti, palesando quello che sarebbe accaduto questa stagione. Ed è proprio il tecnico friulano, intervistato dal Corriere dello Sport, a tracciare un profilo del suo ex giocatore: “Secondo me è un po’ meno mediano e un po’ più mezz’ala. A mio avviso dà il meglio quando può giocare in un centrocampo a tre e ha più facoltà di buttarsi dentro, ma come vede quest’anno ha fatto bene anche da mediano in coppia con Kessie. Fisicamente è prestante, ha una tecnica discreta e buoni tempi d’inserimento; mi ricorda il Dino Baggio dei tempi del Parma. Anche lui si inseriva e come Roberto quando andava al contrasto era “cattivo” e si faceva sentire con gli avversari”.
INSERIMENTO E GOL – “Sicuramente – continua Edy Reja – deve acquisire più sicurezza. È al primo anno in Serie A e ha tutti gli occhi addosso: è normale che ogni tanto ne risenta. Quando avrà più tranquillità ed esperienza vedrete che segnerà anche di più: lui ha l’inserimento nel sangue e in campionato è uno da 7-8 gol a stagione. Da mezzala destra in un centrocampo a tre come lui ce ne sono pochi. Se farà altri progressi può diventare titolare anche in azzurro. Vi posso assicurare che Gagliardini è un ragazzo sicuramente interessante e di grande prospettiva”.
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