È un momento di grande entusiasmo in casa Inter che però con la maturità raggiunta quest’anno non si sta trasformando in quella pericolosa euforia che può rovinare mesi di lavoro. Merito anche del lavoro del tecnico Simone Inzaghi, che dal passato ha imparato lezioni importanti compiendo un ulteriore salto di qualità.
Oggi la crescita dell’allenatore interista è sotto gli occhi di tutti. E sotto tanti punti di vista. C’è un aspetto però che, secondo La Gazzetta dello Sport, più di tutti gli altri ha colpito e soddisfatto la dirigenza nerazzurra: “Questo Simone-ter spicca nella gestione del gruppo. In panchina una nuova capacità di motivare e martellare senza sosta: la squadra sta ormai sul pezzo, sempre e comunque, indipendentemente dalla grandezza del rivale di turno, dall’andamento del singolo match o dai punti impressi sulla classifica. Se due anni fa l’Inter di Inzaghi fu distratta dalle sirene, adesso è impermeabile a qualunque canto: è davvero concentrata «anche nel sonno» come dice il tecnico. Questo focus è scoraggiante per chi insegue e, al netto di scaramanzie, induce inevitabilmente a coltivare un pensiero stupendo in casa Inter: alla 33esima c’è il derby di ritorno, basterebbe nel frattempo aumentare il vantaggio sul Milan per avere una pallottola da provare usare in quel match. Intestarsi la seconda stella proprio in faccia al Diavolo sarebbe la beffa tremenda, la “vendetta” sportiva dello scudetto ’22 strappato dal Diavolo”.
La conferma dopo gli esami strumentali
Il retroscena dagli spogliatoi prima di tornare in campo per il secondo tempo
Le possibili scelte dei due allenatori
Si sta per accendere la trattativa
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