Nonostante l’Inter abbia battuto con merito il Benfica non si può certo dire che sia completamente guarita. I nerazzurri infatti hanno dimostrato di avere due facce in questa stagione: quella italiana e quella europea. E ancora c’è da capire se i tanti confronti saranno bastati a rialzare definitivamente la testa anche in Serie A. In attesa di vedere se l’Inter è riuscita finalmente a rendere “normali” l’attenzione e la fame mostrata in coppa, La Gazzetta dello Sport ha rivelato un piccolo retroscena sulla reazione veemente con il Benfica.
Dopo l’ennesima beffa stagionale subita dalla Salernitana, dopo un’infinità di occasioni mancate dai nerazzurri, la squadra, il tecnico e la società si sono stretti tutti sotto un unico vessillo, quello del bene dell’Inter. Hanno fatto quadrato senza sbandierare come al solito ai 4 venti il meeting, confrontandosi a lungo a mente lucida sul momento no, mettendo a nudo tutti i problemi. Con maturità e tanta voglia di riscatto. E i risultati a quanto pare sono stati immediati: di nuovo sereni e consapevoli, i nerazzurri hanno schiantato a domicilio il Benfica.
Dire che l’Inter sia guarita è ancora prematuro. Già la sfida con il Monza, affrontata probabilmente con alcune seconde linee, ci dirà di più. Ma è indubbio che a fare la differenza quando i risultati non arrivano, anche nonostante buone prestazioni, sia la calma. Il nervosismo più di una volta si è dimostrato un veleno in casa Inter, rovinando partite che sembravano già vinte e seminando malcontento. Ecco perché questo confronto, finalmente rilassato e davvero chiarificatore, potrebbe finalmente aver davvero fatto la differenza.
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