Scomparsa Bellugi, il ricordo di Marotta: “Eroe di un calcio romantico che non c’è più”
L'ad nerazzurro ricorda con affetto l'ex interistaA poche ore dalla triste scomparsa di Mauro Bellugi, a ricordarlo è intervenuto anche Beppe Marotta, che è stato raggiunto dai microfoni de La Gazzetta dello Sport. “Mauro era l’eroe di un calcio romantico che non c’è più”, esordisce Marotta, rendendo poi noto che l’Inter, nel derby di domani contro il Milan, giocherà con il lutto al braccio. “Ringrazio la Lega che ci ha consentito di ricordarlo nell’unico modo possibile, nella partita che è stata tante volte cruciale nella sua carriera e che da lassù gli spiacerà non poter seguire da vicino. Giocheremo col lutto al braccio e sarà osservato un minuto di silenzio prima della gara”.
Continua poi Marotta: “Mauro è stato il simbolo di un calcio romantico, oramai passato: era fatto di grande passione e senso di appartenenza da una parte, di mecenatismo e di proprietà familiari dall’altra. I calciatori erano molto legati alla maglia e alle famiglie proprietarie, il senso di appartenenza nasceva dal legame con compagni, c’erano meno trasferimenti”.