Inter, chi sarà il rigorista? E Thuram potrebbe essere un fattore importante
Lautaro sembra essere il prescelto ma è la soluzione migliore?Con l’addio di Romelu Lukaku, infallibile dal dischetto, la questione rigorista è tuttora aperta in casa Inter. Il prescelto, in modo quasi naturale, dovrebbe essere Lautaro Martinez: l’argentino è chiamato a un salto di livello ulteriore e definitivo. Con ogni probabilità, sarà lui la prima punta e l’uomo destinato a fare i gol pesanti e decisivi, anche dagli 11 metri. Ma il Toro sarebbe davvero la migliore soluzione? L’ex Racing Club ha messo a segno 6 rigori in carriera sui 9 tirati. Una buona percentuale, ma sicuramente migliorabile. Come se la cava, invece, il nuovo arrivo Edin Dzeko dal dischetto?
Non benissimo. Il cigno di Sarajevo ha segnato un rigore in meno di Lautaro in carriera, ovvero 5, ma su 13 tentativi. Nella stagione 2016/2017, dove realizzò ben 29 reti in campionato, il bosniaco mise a segno soltanto un rigore sulle tre volte in cui si presentò dagli 11 metri. Un probabile nuovo acquisto però come Marcus Thuram (sembra essere diventato lui l’obiettivo numero uno in attacco) potrebbe diventare un fattore importante da questo punto di vista.
Il francese non è un rigorista: in carriera, ne ha tirati solamente 5 portando a casa 4 gol. Troppi pochi per giudicare la sua infallibilità ma c’è un dato indiscutibile: come riporta OPTA, da quando Thuram è in Bundesliga (ossia dalla stagione 2019/2020) nessuno ha guadagnato più rigori di lui (6) nel campionato tedesco. Dovesse sbarcare a Milano, il classe 1997 potrebbe portare a casa tanti penalty. Per questo motivo, diventa importante fare chiarezza sulla questione. Ci sono altri candidati oltre a Lautaro?
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Nella rosa nerazzurra il giocatore con più tentativi realizzati è Hakan Calhanoglu: 15 reti su 18 rigori in tutta la carriera. Il “veterano” dell’Inter dal dischetto è il turco che potrebbe quindi impossessarsi di tutti i calci da fermo. É però il nuovo arrivato: c’è, quindi, da capire se mister Inzaghi preferirebbe premiare la fedeltà e la posizione da attaccante di Lautaro o l’efficienza e l’esperienza di Calhanoglu.
Nulla esclude che l’Inter non abbia un rigorista fisso: un caso simile è possibile osservarlo nel Sassuolo dove Berardi, Caputo e Djuricic – a turno – si dividono il “bottino” dei rigori guadagnati. I nerazzurri hanno un possibile terzo rigorista? L’unico ad avere esperienza nel campo è Alexis Sanchez. Il cileno però, oltre a non dare garanzie dal punto di vista fisico, non ha un ottimo feeling con i rigori (4 reti su 9 tentativi). Poi ci sono Perisic, Brozovic e Barella che, quando chiamati al dovere, non hanno quasi mai sbagliato ma si sono presentati troppe poche volte dal dischetto per poter dare un giudizio finale.