Hakan Calhanoglu ieri è stato doppiamente freddo. Andare sul dischetto una volta, sbagliare e poi trovare la forza psicologica di ritornarci subito dopo e segnare, non è da tutti. Ecco perché, con ogni probabilità l’Inter, dopo l’infallibile Lukaku, ha forse trovato finalmente il proprio nuovo rigorista.
Lautaro Martinez infatti in tal senso non ha mai dato grandi sicurezze. Diversi errori, alcuni molto pesanti come quello nel Derby, e, anche quando segna, non dà l’idea di essere un attaccante in grado di spiazzare con continuità il portiere dal dischetto. Il fatto che ieri si sia presentato Calhanoglu dagli 11 metri potrebbe essere un segnale chiaro sul passaggio di consegne, anche se La Gazzetta dello Sport sottolinea come, sulla carta, il rigorista rimanga il Toro argentino. Aver segnato un goal tanto importante però potrebbe portare Inzaghi a rivedere le gerarchie e a non andare più a “sentimento”, specie in un periodo tanto delicato della stagione. L’Inter deve vincere e per farlo ha bisogno anche di saper sfruttare episodi come questo.
Calhanoglu al momento è, numeri alla mano, il rigorista migliore della squadra. Per lui in Serie A 5 rigori trasformati su 5 tirati. E non solo, anche all’estero ha dimostrato, quando chiamato in causa, di essere piuttosto freddo. Tra club e nazionale infatti, in carriera ha tirato complessivamente 26 rigori, sbagliandone solo 3, tutti ai tempi del Bayer Leverkusen. Un biglietto da visita importante e che non dovrebbe più lasciare dubbi sul primo rigorista in rosa. Lautaro è la stella della squadra, ma dal dischetto deve migliorare ancora e parecchio. Il turco è sicuramente molto più pronto… e freddo.
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