L’accordo per il prolungamento di contratto di Henrikh Mkhitaryan è ai dettagli, ma l’Inter ha comunque una data di scadenza da non superare ed è quella del 31 dicembre, dopo la quale il contratto dell’armeno potrebbe essere economicamente più gravoso.
Lo scrive il Corriere dello Sport, che ricorda come dall’inizio del 2024 verrà abolito il Decreto Crescita. Di fatto, se la firma di Mkhitaryan arrivasse nel nuovo anno, l’Inter non potrebbe godere dei benefici fiscali attuali. Una differenza sostanziale a livello di tassazione, specie per un contratto da 3,6 milioni di euro come quello del centrocampista.
I club di Serie A starebbero preparando un documento per far convincere il Governo a cambiare i piani, con anche la possibilità di una abrogazione graduale del Decreto Crescita. Tuttavia, si tratta solo di ipotesi che non possono di certo placare la fretta nerazzurra.
L’addio al Decreto Crescita è un ostacolo imprevisto nei piani dell’Inter, che sui rinnovi di contratto stava agendo con calma e organizzazione. Con Mkhitaryan è già tutto imbastito, ma il rischio che i tempi tecnici non coincidano con le esigenze nerazzurre, rischia di complicare i piani per il futuro, non solo sul fronte dell’armeno.
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