13 Ottobre 2018

“Sopra il cielo c’è solo l’Inter”: Cassano annuncia il ritiro. La storia di un lucido sognatore con il nerazzurro nel cuore

Ripercorriamo insieme la strada percorsa da Fantantonio nella sua carriera

Antonio Cassano, Getty Images

Tramite una nota diffusa da Pierluigi Pardo, nella giornata di oggi Antonio Cassano ha dato ufficialmente l’addio al calcio giocato dopo appena 4 giorni dall’inizio della sua nuova avventura con la maglia della Virtus Entella. Una carriera fatta di alti e bassi con un’unica certezza: il cuore colorato indelebilmente di nero ed azzurro. La redazione di Passioneinter.com vi accompagna in un viaggio all’interno della sua storia.

Gli inizi del giovane Cassano: una vita difficile con un’unica via d’uscita

E’ il 12 luglio del 1982 quando mamma Giovanna dà alla luce il piccolo Antonio. A Bari Vecchia però, in quei tempi, il futuro sembra più un’utopia dorata che un reale auspicio. Specie se, come Antonio e Giovanna, si è destinati a crescere e cavarsela da soli: papà Gennaro ha già un’altra famiglia, e per loro 2 non c’è spazio nella sua vita. Ad aprirgli le porte è allora Antonio Rana, detto Tonino, allenatore della Pro Inter: “Era un fenomeno già da bambino. In campo si annoiava perché segnava sempre, così si inventò il gioco del colpire i pali al posto che gonfiare la rete. Diceva che era più difficile sbagliare che segnare…”. Il trampolino lo lancia dritto dritto nelle giovanili del Bari. Qui incanta con il passare dei tempi e guadagna le attenzioni della prima squadra.

“Piacere Serie A, sono Antonio Cassano”: gli esordi in prima squadra e la Roma

Al comando del Bari c’è Eugenio Fascetti. Anche lui proprio come il giovane Antonio ha una passione incredibile per l’Inter. Sembra un gioco del destino: l’11 dicembre 1999 Cassano esordisce in Serie A contro il Lecce, la domenica dopo parte da titolare contro i nerazzurri di Milano ed incanta il San Nicola con un gol entrato di diritto negli annali del calcio italiano. Il resto dei numeri con la maglia dei pugliesi lo porta alla Roma, che lo soffia alla Juventus di Moggi e Giraudo. L’avventura in giallorosso è la perfetta sintesi di quella che è stata la sua carriera: talento, tanto talento, ma anche discontinuità ed incomprensioni, tante incomprensioni.

Cassano formato “Real”, poi la Sampdoria ed i successi con il Milan

Nell’inverno del 2006 passa al Real Madrid, probabilmente uno dei traguardi più ambiti da ogni calciatore al mondo. In Spagna però le uniche sue tracce le lascia per via delle Cassanate, un termine divenuto un must per il resto della sua carriera. Ecco perché appena un anno dopo torna in Italia, alla Sampdoria, con una missione: dimostrare che Cassano non è un giocatore finito. E così sarà: in 95 presenze mette a segno 35 gol ed una marea di assist per i compagni e raggiunge la qualificazione ai play-off della Champions League 2009-10. Dopo dei dissidi con il presidente Garrone lascia Genova per il Milan. Con i rossoneri vincerà uno scudetto ed una Supercoppa italiana.

Finalmente l’Inter: Fantanonio raggiunge il sogno di una vita

L’INIZIO DEL SOGNO – I malumori nella Milano rossonera aumentano sempre più e così nell’estate del 2012 veste per la prima volta in carriera la maglia dell’Inter: Sopra il cielo ci siamo solo noi, Ho spinto come un matto quando mi chiesero se volevo firmare per i nerazzurri, volevo vestire questa maglia a tutti i costi”dichiarerà nella conferenza stampa di presentazione. Il sogno di una vita è stato finalmente raggiunto per lui che, fin da ragazzino, è sempre stato tifosissimo dei nerazzurri.

I NUMERI – Nella sua unica stagione da interista mette a segno 15 assist e 9 gol scandagliati in 39 presenze, nonostante i tanti screzi (alcuni di essi anche molto forti) con Andrea Stramaccioni. L’esonero dell’allenatore sembra poter portare all’inizio di una grande storia d’amore ma Walter Mazzarri non lo tiene mai in considerazione e nell’estate del 2013 passa al Parma nell’operazione Belfodil. Ad oggi questa rimane una delle operazioni di mercato più discusse da critica e tifoseria dell’Inter…

Le avventure con Parma e Sampdoria, i tentativi con Hellas Verona e Virtus Entella ed infine il ritiro di Cassano

Con la maglia dei ducali mette a segno 19 gol e 9 assist in un anno e mezzo, ma poi la società Parma fallisce e Fantantonio, dopo aver giocato a titolo gratuito a lungo per via dei mancati pagamenti dello stipendio, decide di smettere con il calcio. La Sampdoria gli tende la mano nell’estate del 2015 e dopo un solo anno anche questa avventura cessa di produrre la magia necessarie per andare avanti: gli screzi con il patron Massimo Ferrero lo portano ad allenarsi con la formazione primavera prima di rescindere il contratto con i blucerchiati. I tentativi con Hellas Verona e Virtus Entella portano ad un nulla di fatto e Cassano in data odierna ha annunciato ufficialmente il proprio ritiro. Il mondo del calcio non può che dire grazie ad un grande talento come il suo, con gli occhi di chi, però, è consapevole che la storia sarebbe potuta essere ben diversa…

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