Ritmi bassi, Fiorentina arrendevole: ecco i 3 punti…
L’altalena di risultati in questa stagione finora avara di emozioni suggerisce prudenza. L’Inter supera la Viola, ma guai a parlare di resurrezione. I 3 punti di ieri sera valgono oro innanzitutto perchè almeno fino alle 17 di questa sera la Beneamata sosterà nella colonna sinistra della classifica (cosa mai accaduta in questa stagione), in secondo luogo per il sospirato ritorno nel tabellino dei marcatori di Giampaolo Pazzini. In attesa del Genoa nella gara di martedì sera al “Ferraris”, finalmente un pò di serenità in casa nerazzurra… JOVETIC OUT, INTER COL 4-4-2– La prima sorpresa dell’immediata vigilia è l’assenza di Stevan Jovetic, vero e proprio factotum della Fiorentina nonchè capocannoniere viola, oltre a quella risaputa di Riccardo Montolivo. Al fianco di Gilardino Delio Rossi piazza dunque il promettente Liajic con Lazzari a fungere da rifinitore alle loro spalle, mentre Munari e Behrami vengono schierati sulla linea mediana col compito di disturbare la manovra nerazzurra e Vargas a sinistra per bloccare e almeno contenere le sgroppate del rientrante Maicon. L’Inter dal canto suo propone un 4-4-2 in linea nel quale Faraoni e Coutinho stazionano a centrocampo rispettivamente sulla fascia destra e sinistra allo scopo di favorire i cross dal fondo per le due punte “pesanti” lì davanti: Il Pazzo e Diego Milito. RITMI BASSI, INTER A NOZZE: Sin dall’inizio della sfida si ha l’impressione che la Fiorentina sia venuta a Milano con l’obiettivo di non lasciare spazi all’Inter, rinunciando però a ripartire per colpire l’undici di Ranieri in contropiede. Niente di meglio si potevano aspettare i nerazzurri: l’assenza di pressing asfissiante sui centrali permette a T. Motta e Cambiasso di gestire tranquillamente il possesso palla e sviluppare gioco senza patemi. Liajic e Gilardino non fanno paura, Lazzari e Vargas evanescenti, Behrami è forse l’unico a essere in partita dei suoi. COU E LA SCINTILLA, FARAONI SORPRESA: Più che sviluppare la manovra d’attacco sulle fasce, l’Inter ha il merito di verticalizzare subito l’azione grazie alla buona vena di Coutinho (autore dell’assist dell’1-0), bravo a ritagliarsi spazi anche in una posizione defilata rispetto alla sua naturale inclinazione a giostrare da centrale dietro le punte. Dalla parte opposta Faraoni è decisamente in palla, un’alternativa ai titolari che tornerà utile per corsa e sicurezza nonostante la giovane età, speriamo venga gestito con più oculatezza di Davide Santon. Bene anche Lucio al rientro,che ha garantito sicurezza al reparto arretrato. LE CHIAVI DEL SUCCESSO– La vittoria di ieri non inganni: L’Inter ha avuto il pallino del gioco per novanta minuti non concedendo nulla alla Fiorentina ma in tutto ciò va considerato dove finiscono i meriti dei nerazzurri e iniziano i demeriti della Viola. Una squadra rinunciataria come quella di Rossi che oramai appare decisamente Jovetic-dipendente è un banco di prova relativamente attendibile: nel gioco delle coppie sulle fasce l’Inter ha stravinto su entrambi i lati con Nagatomo oltre al baby-Faraoni sugli scudi, ma bisognerà attendere test più probanti e formazioni più aggressive, meno attendiste per sapere a che punto è lo stato di salute della banda Ranieri. Si inizia martedì e sarà un’altra storia, ma questa volta prima di parlare di guarigione definitiva conviene davvero aspettare…