RIVOLUZIONE SAN SIRO – GLI STUDI MANICA E SPORTIUM
Gli studi autori del progetto de "Gli Anelli di Milano", i loro intenti e le prospettive per il nuovo impianto sportivoSe l’appuntamento della rubrica di settimana scorsa ha riguardato lo studio Populous e le sue intenzioni riguardo l’edificazione del nuovo stadio di San Siro, questo venerdì è il turno degli studi di Manica e Sportium, i due soggetti autori e promotori del progetto de “Gli Anelli di Milano”.
Partiamo col dire che Manica è uno studio di architettura di caratura internazionale, che si occupa di stadi e arene dislocati in tutto il mondo (ma anche di centri convegni, teatri nonché edifici residenziali e commerciali) e che, dalla sua fondazione, ha accumulato un numero impressionante di progetti e partnership portati a termine. Lo studio è stato fondato da David Manica nel 2007, dopo una sua separazione da HOK (stesso studio da cui poi nascerà, sempre in seguito ad una scissione, Populous) con l’intento di utilizzare in proprio le conoscenze e l’esperienza acquisite in anni di lavoro. Per conto di HOK, David Manica ha infatti lavorato a progetti importantissimi (come la realizzazione di una grossa fetta del nuovo Wembley Stadium e della O2 Arena di Londra), per mezzo dei quali ha appreso che il fattore più importante per la buona realizzazione di opere architettoniche così grandi è, fin dalle prime battute, considerare lo stadio come una struttura economica, oltre che sportiva e sociale, e collaborare con altri studi e società di consulenza e costruzione.
La decisione di Manica di fondare da sé uno studio di architettura indipendente non deve indurre a pensare che sia una realtà che lavori senza appoggi esterni da parte di altre realtà del settore: anzi, lo studio Manica ha all’attivo diversi progetti importanti (come i lavori per il Nuovo Camp Nou o la recente Cagliari Arena), quasi mai come soggetto esclusivo, bensì in partnership con altri studi di architettura o di gestione sportiva. In sintesi, quella che Manica mette a disposizione è sì un’impronta architettonica e strutturale nella costruzione di arene e impianti sportivi, ma anche (e soprattutto) un’esperienza pluriennale nella gestione degli impianti come veri e propri centri di profitto autonomi.
Non è un caso infatti che Manica, nel progetto de “Gli Anelli di San Siro”, abbia voluto includere Sportium come partner e soggetto co-titolare della paternità dei lavori. Sportium è infatti una società fondata nel 2018 da diversi enti (tra cui lo studio Manica stesso) che si occupa di gestione e consulenza di impianti sportivi, per far sì che essi nascano e crescano con il preciso scopo di generare profitti. Sportium è a tutti gli effetti una realtà unica nel panorama italiano, che segue i clienti (in questo caso Inter e Milan) dalle prime fasi embrionali dell’operazione fino ai momenti successivi alla costruzione e alla messa in funzione dello stadio, con servizi di consulenze a 360 gradi, finalizzati a ricavare più denaro possibile grazie all’impianto sportivo.
La strategia di Manica e Sportium è quindi quella di offrire un “pacchetto completo” ai club di Milano, andando a sviluppare un vero e proprio organismo intorno allo stadio che sia in grado di autosostenersi e, una volta rientrato dell’investimento, generare ricchezza ai suoi investitori. Ciò che più appare interessante del modus operandi di Manica e Sportium, è il modo in cui questi due studi abbiano pensato al nuovo stadio di San Siro: non come una semplice struttura sportiva, ma come un vero e proprio ente a sé stante, che al di là degli introiti dei match possa essere una fonte di guadagni costanti e duraturi.
Qui sta un passaggio fondamentale, cruciale per capire l’intento dei club di abbattere il vecchio Meazza per avere una struttura nuova: in ottica moderna gli stadi non sono più solo un elemento romantico e associativo, ma veri e propri asset finanziari, investimenti milionari in grado di sostentarsi da soli e di essere una fonte di introiti per la società. E’ per questo che demolire San Siro sarebbe vitale per i club: il Meazza non è in alcun modo in grado di garantire i ritorni economici che avrebbe un nuovo polo sportivo, e riqualificare la vecchia struttura di San Siro risulterebbe controproducente a livello economico, sia nell’immediato ma, soprattutto, nel futuro.
Manica e Sportium, per rendere appetibile e vincente la loro proposta, fanno leva su un’idea diversa di stadio, mostrando come l’esperienza nel management sportivo sia cruciale tanto quanto quella nel design e nella costruzione. Queste due società seguono una strada diversa rispetto a quella che intuitivamente viene in mente quando si pensa all’architettura, alla bellezza delle curve di uno stadio e alla sua forma armoniosa. Manica e Sportium sono due realtà che lavorano partendo dalla visione d’insieme di un’operazione, pensando a renderla accattivante prima e funzionale poi, e offrendo soluzioni che convincano grazie a un dato economico forte e sostenibile.