RIVOLUZIONE SAN SIRO – L’area dei lavori
Un approfondimento sullo stato attuale dell'area che ospiterà, in futuro, il nuovo polo di San SiroInter e Milan hanno per il progetto del “Nuovo San Siro” dei piani ambiziosi. L’area soggetta a riqualificazione sarà molto ampia, decisamente più grande rispetto alla sola struttura del Meazza e delle facilities circostanti. Oltre a ciò, i progetti prevedono di dare nuova vita ad un quartiere che è sostanzialmente pieno di non-luoghi, deserti per l’arco dell’intera settimana e che vengono frequentati solo durante le partite. Viabilità, eco-compatibilità e vivibilità: sono questi i principi che animano gli sforzi che i club di Milano stanno profondendo nei lavori per il nuovo stadio, nel tentativo di trasformare San Siro in un quartiere vivo e moderno.
Per capire meglio quanto si estenderà e come sarà articolata la struttura sia dell’impianto sportivo, sia del distretto circostante, non possiamo che rifarci alle attuali dimensioni dello spazio individuato per la futura costruzione. Inoltre, è fondamentale capire se ed eventualmente come cambieranno la viabilità e i percorsi pedonali circostanti, per farsi un’idea quanto più precisa della futura fisionomia di una grandissima parte del quartiere di San Siro.
Per iniziare, il lato Nord dell’area dei lavori si estenderà fino al confine con via Achille, arteria che ora costituisce una delle principali vie per l’accesso di persone e mezzi allo stadio. Correndo di fronte alla curva nord dello stadio, via Achille è una strada a doppia corsia che viene percorsa, prima e dopo le partite, da moltissime auto e moto, perché è il collegamento che consente di passare da Piazzale Lotto al parcheggio di San Siro. Una via importante e trafficata, che nel progetto attuale sembra non essere intaccata nella sua fisionomia, rimanendo un punto di raccordo tra il centro città e la periferia ovest di Milano.
Continuando su via Achille verso Ovest si arriva in via Tesio, una strada che collega la fermata della linea Lilla con la parte nord dello stadio. Sul lato destro di via Tesio ci sono diversi palazzi residenziali, i quali non dovrebbero essere toccati dai progetti per la costruzione dell’impianto sportivo. Dal lato sinistro invece si estende un’enorme area verde, il Parco dei Capitani, un prato molto spazioso che dovrebbe essere il sito per la costruzione dello stadio. Dalla parte del marciapiede si può accedere a una piccola isoletta dove, su un monumento in pietra, è stata applicata una targa commemorativa dedicata alla memoria di Giacinto Facchetti e Cesare Maldini (appunto, i Capitani). Se si riuscisse a lasciare integro il bel monumento alla memoria dei campioni di Inter e Milan e a utilizzare al meglio l’area verde che si estende di fronte ad esso, i club agirebbero in continuità con il passato, portando comunque avanti i lavori per il rinnovamento.
Percorrendo via Tesio verso Sud si arriva all’incrocio di via Harar, dove sorge la fermata San Siro Dazn della metropolitana. Via Harar (che poi diventa via Dessiè proseguendo verso est) è un vialone che corre lungo la parte sud dell’area dei lavori, che una volta ultimati vedranno il nuovo stadio molto più vicino a via Harar rispetto al passato. La decisione di spostare il sito dell’impianto sportivo avvicinerebbe quest’ultimo alla fermata della metropolitana, rendendolo più accessibile di quanto già non sia. Di certo questa potrebbe essere una scelta fondamentale per incanalare il traffico in modo più efficiente di come è gestito ora, incentivando l’utilizzo della metro e indirizzando le auto in modo che non si blocchi un’importante arteria della zona ovest di Milano.
Percorrendo via Harar e poi via Dessiè si arriva al piazzale dove sono situate la biglietteria Sud e le vecchie stalle dell’ippodromo. Girando a sinistra si imbocca via dei Piccolomini, una stretta stradina pedonale che corre tra la parete est dello stadio e le vecchie stalle. Proprio queste ultime sembrano quelle bisognose più di ogni altro edificio di un ristoro o una riqualificazione, dato che sbirciando all’interno delle finestre si possono vedere i segni del degrado e dell’abbandono. Le stalle però sembrano al momento rimanere al di fuori dell’area delle nuove costruzioni, dato che via dei Piccolomini è l’ideale confine est per le nuove strutture. Si spera quindi che nei piani del comune e dei club rientri anche la ristrutturazione degli edifici delle vecchie stalle, o il loro definitivo abbattimento. Se a venire demolito fosse poi effettivamente lo stadio stesso (così come illustrato nei due progetti in gara), via dei Piccolomini diventerebbe un camminamento decisamente più aperto e più piacevole da percorrere.
Inter e Milan investiranno una somma enorme in un’idea che sembra tanto ambiziosa quanto rivoluzionaria: dare a San Siro una nuova vita attraverso la riqualificazione di un’area gigantesca, che ad oggi è un luogo deserto per la maggior parte del tempo ma che, nel futuro, potrebbe diventare un polo di aggregazione e rinascita per il quartiere. Il Comune di Milano questo lo sa bene e tenta costantemente di trovare, insieme con i club, una soluzione che possa soddisfare tutti, sia le due squadre che i cittadini di Milano.
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