Mancini: “Ranocchia è in grado di comandare la difesa. Kovacic può giocare alla Pirlo. Yaya Touré…”
Roberto Mancini è oggi ospite negli studi di Sky Sport, a Milano, per parlare a 360° del mondo Inter, ma non solo. Queste le parole del tecnico nerazzurro:
L’abbiamo definita il pifferaio magico perché è capace di farsi comprare i giocatori. Conferma? “Racconto bene le balle (ride. ndr). A parte gli scherzi, il presidente aiuta allenatore e squadra. Thohir è importante che ci abbia supportato. I giocatori l’Inter la scelgono perché è un grande club. Io gliene racconto un po’. Se lo chiami e ci parli un giocatore è felice. Noi abbiamo preso giocatori utili per il futuro, questo è importante”.
Quanto tempo serve per risollevare le sorti dell’Inter? “Bisogna lavorare e a volte non basta. Serve sicuramente tempo, non ho mai trovato tanti gicoatori bravi, che seguono quello che facciamo. Abbiamo perso partite assurde a volte ed ero dispiaciuto soprattutto per loro perché stando dando tutto”.
Qual è la collocazione di Kovacic’ “E’ un giocatore importante per noi, ha qualità tecniche enormi. L’Inter ci punta per il futuro. Ha 20 anni e non può prendersi sulle spalle il peso della squadra nei momenti difficili. Non importa tanto il ruolo. Può giocare alla Pirlo, da mezzala, da attaccante aggiunto. Molto dipenderà da lui, ma ha tutte le qualità”.
A che punto è il processo di crescita tattica dell’Inter? “Dobbiamo ancora molto, ci vorrà un po’ di tempo per il processo di crescita. Non si può lavorare solo su una cosa e qualcosa viene tralasciata. Miglioriamo giorno dopo giorno”.
In difesa chi è che comanda il gioco, è Ranocchia? “Ranocchia è in grado. Senz’altro è lui. Bisogna anche lavorare su questo. Cambia se giochi a cinque o a quattro, a cinque quando si prende qualche rischio in più a volte”.
Capello è arcaico, maleducato o simpatico? “Simpatico (ride, ndr). Antonio Conte stakanovista, stagista o simpatico? “Stagista”. Mazzarri spavaldo, impermeabile o simpatico? “Impermeabile”. Ancelotti the best, battibile o magro? “Magro”. Mourinho numero uno, special tu o simpatico? “Simpatico”. Simeone braccino, pressante o simpatico? “L’ho avuto come giocatore, pressante”.
A centrocampo, è importante il ruolo di Guarin? “Anche a centrocampo bisogna lavorare. Penso che Guarin sia un grande giocatore. Deve trovare solo un po’ di tranquillità, ma cambiando anche un centrocampista non cambia. Se lavori bene le cose vanno bene”.
Yaya Toure? “Piero mette le mani in tasca (ride. ndr). Uno dei migliori giocatori al mondo. Gioca al City e penso che tutto dipenderà da lui. Vediamo se ci sarà la possibilità portarlo in Italia sarebbe una grande cosa”.
Guarin deve migliorare molto sulla testa? “Ogni giorno tutti facciamo scelte sbagliate e quando gioca può capitare anche a lui di sbagliare. Si gioca in una frazione di secondo. Ma credo che abbia avuto miglioramenti enormi”.
Icardi è il più semplice da gestire per l’atteggiamento che ha. Cosa gli manca perché tu possa innamorarti di lui come attaccante? “E’ un bravissimo ragazzo. Molto semplice da gestire. Come attaccante è giovane. Deve crescere anche lui ed ha una caratteristica che è quella di fare gol. Fondamentale. Ha movimenti naturale da grande attaccante, è un classico attaccante del passato che fa gol. Può migliorare lavorando. E’ giovane anche lui ed ha una grande media gol”.
Che concezione hai del talento? “E’ fondamentale. Gli allenatori che hanno giocatori di talento sono fortunati. Ma da solo non basta, va aiutato lavorandoci. Ci sono tanti giocatori di talento che poi non riescono ad esprimersi al cento per cento”.
Qualità e quantità in attacco. Che differenza c’è tra questa Inter e il tuo City? “Abbiamo costruito il City in un anno e mezzo, serve tempo. Sono orgoglioso della squadra costruita al City, averla vista giocare così per me è stato un onore. Spero che l’Inter in un anno possa giocare così bene, ma serve tempo, sicuramente”.
Podolski sta avendo più difficoltà di inserimento rispetto a Shaqiri. Come mai? “Perché Lukas è un giocatore diverso, importante. Ci sarà utile in campionato perché non è in lista EL. Veniva da poche partite giocate e aveva bisogno di tempo. Ci sta mettendo un po’, ma spero torni in condizione. Per Shaqiri trovare la condizione è più facile anche perché è più giovane”.
Le dimostrazioni di affetto dei tifosi inglesi la commuovono molto. “I primi mesi sono stati difficili perché adattarsi a tutta un’altra mentalità non è semplice. Abbiamo cambiato la storia del City dopo secoli ed è la cosa più bella”.
Si parla di lei anche per la sua eleganza e per il modo di vestire. “Ultimamente spendo più tempo ad Appiano che a pensare al look sinceramente”.
Come sono con i miei figli? Come si è comportato Andrea in amichevole? “Così così. Mi ha detto che ha fatto l’assist. Lui non deve pensare a me, deve pensare a lavorare seriamente se vuole fare carriera”.
Podolski, qual è il suo ruolo? Ed Hernanes lo vedremo? “Stiamo cercando di farlo diventare un portiere (ndr). Ha giocato fino alla gara con il Sassuolo, poi ha riposato con il Napoli e con il Palermo abbiamo giocato in un altro modo ed è rimasto fuori. Hernanes è un ragazzo fantastico, che si allena benissimo. Non stava bene, credo possa essere importante in questi mesi. Lo vedo da mezzala, poi può giocare anche dietro ai due attaccanti”.
L’Inter può arrivare in fondo all’EL’ “Le coppe sono competizioni particolari. Ci devi arrivare con una certa condizioni psico-fisica. Non è semplice, ci sono grandi squadre. Credo conti molto il blasone del club, abbiamo sempre fatto buone figure. Quello che riusciremo a fare è difficile dirlo adesso”.
Il debutto in Serie A se lo ricorda ancora? “Oggi è più semplice arrivare a giocare in Serie A. Allora non era facile, eravamo pochi giovani, c’era anche zio Bergomi. Non era semplice. Indimenticabile”.
Osvaldo è una tua sconfitta visto che non sei riuscito a farti volere bene? “No. C’è stata una cosa che non doveva accadere, ma non perché l’ha avuta con me. Mi spiace molto. Non ho nulla contro di lui, ci siamo stretti la mano, non ho nulla contro di lui. Ma ci sono cose che succedono e poi non si può più tornare indietro. Quando si esagera non si può più andare avanti. Ha qualità importanti, sa giocare, ha esperienza ed è bravo. Spero faccia benissimo al Boca, è una grande occasione per lui, magari poi torna in Italia”.
Lo stesso discorso si può applicare a Balotelli? “Intanto gli facciamo i complimenti, spero che il gol sia una ripartenza. Sono persone diverse, quello che è successo è successo dopo poco che ci conoscevamo. Mario è giovane, ha bisogno di tempo, ha dimostrato di fare bene e spero che possa trovare la strada”.
Cosa ci dici della polemica di oggi su Lotito, il Carpi ecc ecc… “Io tifo Carpi e Frosinone e spero che salgano in A. Tutti devono avere il diritto di giocare nella massima serie, succede ovunque e deve succedere anche in Italia. In Inghilterra il calcio è meno chiacchiere, noi siamo così…”.
L’Inter però sta facendo meno punti che con Mazzarri… “Sono partito con un po’ di credito. Credo che Mazzarri sia un grande allenatore, ma chi fa questo mestiere sa che viene cambiato l’allenatore quando le cose non vanno. Se lui fosse rimasto l’Inter avrebbe avuto qualche punto in più al momento, ma credo che quello che conta è che l’Inter provi a raggiungere ancora i suoi traguardi. Conta alla fine raggiungere l’obiettivo”.
Handanovic, puoi spendere due parole in più per lui dato che lo cercano in tanti? “Gli errori ci stanno nella vita. Ma tutti cercano di fare il massimo. Handanovic è uno dei migliori al mondo, è una certezza. Magari non dobbiamo sacrificare nessuno. Il calcio è strano, magari ne prendi due meno importanti e tutto cambia anche se non ci pensavi. Il calcio è così”.
Data la difficoltà nel trovare continuità nelle vittorie, andare a Bergamo quali pericoli ci sono in questa partita? “L’Atalanta può creare molti problemi perché è una squadra che gioca, difficile da battere. Ha un allenatore esperto e il campo di Bergamo è sempre difficile per noi. Dovremo metterci la massima attenzione, loro a Firenze non meritavano di perdere. Non sarà semplice”.
Il Napoli è una delusione? “Il Napoli non è una delusione, è che la Juve va troppo forte e i partenopei hanno pagato l’inizio di stagione. Ma ha la squadra per vincere lo scudetto. Non c’è grande differenza tra Napoli, Juve e Roma come rosa, ma basta sbagliare 2-3 partite e perdi strada. Il Napoli ha un reparto offensivo straordinario, con Gabbiadini ha cambi importanti. Ha pagato l’inizio di stagione. La Juve è straordinaria, sta per vincere il quarto scudetto consecutivo, ha forse il centrocampo migliore al mondo”.
Cos’hai trovato di diverso in Inghilterra e in cosa dobbiamo migliorare? “Lì il calcio riceve dalle tv milioni e milioni di euro, possono investire, gli stadi sono pieni. Se in Italia riuscissimo a costruire stadi belli si potrebbe riportare il pubblico, è importante e si riporterebbero i grandi giocatori in Italia come dieci anni fa. Noi però amiamo fare polemiche, cercare il colpevole, in Inghilterra non è così. Forse noi stiamo bene così, altrimenti avremmo smesso. E’ come essere al bar dove si puiò dire qualsiasi cosa. Conta avere stadi adeguati e riportare grandi giocatori”.
Come si indossa la sciarpa al coll0? “La metto come tutte le persone, questa è un po’ corta. L’ha regalata l’Inter a Natale? Perché è in difficoltà, tra un paio di anni sarà più lunga (ride, ndr)”.
Brozovic’ “Un acquisto di Piero Ausilio, abbiamo risparmiato sulle sciarpe per prenderlo. Una volta alla Lazio, con Eriksson, Boksic si lamentava dei calzini bucati e il mister disse che era meglio avere giocatori buoni e calzini bucati. Su Brozovic eravamo indecisi, avevamo puntato altri giocatori ma difficili da prendere. Poi abbiamo scelto lui, è giovane e gli serve tempo ma ha dimostrato di avere qualità e siamo contenti di averlo”.
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