Roma-Inter 1-1, le pagelle: Perišić spaziale, Handa e Miranda mostri invalicabili

Le pagelle Ecco i voti e le pagelle di Roma-Inter a cura della redazione di Passioneinter.com - Voto alla partita 6.5 - Il match è duro, sporco e cattivo: le condizioni ideali per l'Inter di quest'anno e infatti ne esce fuori un Biscione attento e sul pezzo come da molto non capitava in un big match. Voto alla squadra 6.5 - Benissimo l'atteggiamento, benissimo la cattiveria, la solidità difensiva sembra star tornando al netto del gol più o meno casuale rimediato nel finale. Giocare contro questa Roma e in questo momento storico non era facile ma la Beneamata ci ha messo un'attenzione veramente notevole, sfiorando addirittura il colpaccio. HANDANOVIC HANDANOVIĆ 7 Nell'unica occasione limpida che i giallorossi costruiscono nel primo tempo vola a terra con la rapidità di un puma e blocca in sicurezza il tiro di El Shaarawy con un bell'intervento. Nella ripresa si conferma concentratissimo e virtualmente insuperabile: di fatto, lo beffa solo l'assurdo gol di Nainggolan (assurdo per come arriva, ovviamente). D'AMBROSIO D'AMBROSIO 6 Non malvagia la sua prima frazione: El Shaarawy trova poco spazio e se riesce a concludere in porta lo deve a uno strano rimpallo e non certo a particolari colpe del terzino ex Torino. Meno timido di Nagatomo in avanti ma non si può dire che abbia inciso nella metà campo avversaria. In due parole: molto ordinato. Ma non molto di più. MIRANDA MIRANDA 6.5 Sempre lucido e sul pezzo, nei primi 45' la sua presenza equivale a un enorme cartello con "divieto d'accesso" scritto sopra. Anche nella ripresa non fa mancare il suo enorme contributo, costituendo un muro di fatto invalicabile per gli attaccanti romanisti. Il suo standard di prestazione è talmente elevato che il brasiliano non sembra poter appartenere alla razza umana. MURILLO MURILLO 6 Sempre preciso e puntuale, non ha colpe di nessun genere e tipo, men che meno sul gol. Meno travolgente di altre volte ma, a nostro parere, in netta ripresa rispetto alle ultime uscite: il pieno recupero dall'infortunio sembra ormai davvero prossimo. NAGATOMO NAGATOMO 6.5 Partita attentissima del giapponese e, di fatto, riesce a limitare bene un osso duro come Salah. In fase d'attacco non si vede praticamente mai ma tutto si spiega con l'intensità dell'impegno avuto dietro. Veramente una gara di spessore come da tempo il vecchio Yuto non faceva. MEDEL MEDEL 6 Il solito mastino più o meno inesauribile. Meno timido del solito in fase d'impostazione, riesce ad aprire il compasso in maniera intelligente due o tre volte oltre al suo solito defensive roaming senza senso che gli consente di portare pressione a tutto e tutti in maniera indiscriminata ma anche illeggibile per gli avversari. BROZOVIC BROZOVIĆ 7 Riuscire a non soffocare tra le maglie del centrocampo della Roma non è semplice ma il buon Marcelo non perde mai la bussola. Peccato per quella buona chance malamente sprecata nella seconda metà del primo tempo (una specie di rigore in movimento arretrato) ma benissimo l'assist per il connazionale Perišić oltre a tante altre letture lucide delle varie situazioni, per non parlare di tutto il lavoro oscuro fatto in fase di non possesso. BIABIANY BIABIANY 6.5 Un primo tempo di sacrificio tanto clamoroso quanto fondamentale: l'aiuto fornito a D'Ambrosio è d'importanza cruciale e si deve anche a lui se il Faraone ex Milan fatica a trovare varchi in cui infilarsi. Anche in avanti cerca di dare il suo contributo al meglio delle sue possibilità e anche solo per questa generosità merita un grande encomio. Dal minuto 81: MANAJ SV LJAJIĆ LJAJIĆ 5 Anche lui molto sacrificato per tutto il primo tempo. Non sempre precisissimo in copertura ma più disposto del solito al sacrificio, ancorché non sempre lucido. Ben più fumoso in fase di possesso, che pure dovrebbe essere quella in cui eccelle e dove si trova più a suo agio, in cui non riesce a incidere come ci si sarebbe potuti aspettare. Un'occasione sprecata per il serbo, questa sua notte da grande ex. Dal minuto 86: FELIPE MELO SV ÉDER ÉDER 5.5 Che non fosse esattamente un centravanti vecchia scuola si sapeva e, se mai ci fosse stato bisogno di una dimostrazione, la partita di stasera servirebbe decisamente allo scopo: costantemente in difficoltà nel proteggere palla e fare a sportellate coi centrali della Roma, si fa apprezzare per l'applicazione che mette nel pressing ma, per una prima punta, non può bastare. PERIŠIĆ PERIŠIĆ 7.5 Praticamente un moto perpetuo. È semplicemente ovunque e nel giorno in cui mancano le punte, pensa lui a fare il loro mestiere con una conclusione più che chirurgica. Ma pensare che il contributo del croato sia stato decisivo solo in zona gol sarebbe quanto meno ingeneroso: terzino aggiunto se serve, costante minaccia alla retroguardia capitolina e, di tanto in tanto, anche ispiratore della manovra. Cosa si può dire di più? MANCINI MANCINI 7 Questi uomini aveva e con questi l'ha preparata. Non abbiamo lesinato critiche a Mancini quando si doveva, oggi vale assolutamente il contrario perché lo jesino ha studiato minuziosamente la gara e ha disposto i suoi in ottima maniera, specialmente se si considera il peso enorme delle assenze là davanti. ROMA ROMA 6 Szczęsny 5.5; Florenzi 5, Manolas 6, Rüdiger 6, Digne 5.5 (Emerson Palmieri sv); Pjanić 6, Keita 5.5 (Dzeko 5), Nainggolan 7; Salah 6.5, Perotti 6, El Shaarawy 6 (De Rossi sv). All. Spalletti 5.5.

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Giorgio Crico - Autore

ÉDER

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