Roma-Inter, la scalata di Politano: dalle vittorie con le giovanili della Roma, alla gavetta delle serie minori
L'esterno nerazzurro non ha mai smesso di sognare una bigChe storia quella di Matteo Politano. Stasera sarà il grande ex nel match tra Roma e Inter, dal momento che nelle giovanili giallorosse ha iniziato a muovere i primi passi, e chissà quanta soddisfazione proverà nel rientrare in quell’Olimpico sognato da ragazzo tra i mille rimpianti di chi alla Roma lo aveva visto crescere. Aveva appena undici anni Matteo, infatti, quando per la prima volta si presentò a Trigoria, emozionato e con un futuro tutto da scrivere, magari con la maglia giallorossa addosso.
Ma la storia, come scritto stamattina da La Gazzetta dello Sport, è fatta di imprevisti, di scelte, di attimi, di bivi. Politano nelle giovanili della Roma vince lo scudetto Allievi con Stramaccioni e quello Primavera con Alberto De Rossi, ma sul più bello le strade tra lui e la Roma si dividono. Lì inizia la grande scalata dalla Lega Pro, prima in prestito al Perugia, poi in comproprietà con il Pescara in Serie B. Dopo due anni la Roma lo riscatta dal Pescara e gli rinnova il contratto: sembra l’inizio di una nuova vita e in fondo lo è, ma non nella Capitale.
Politano fa un nuovo salto, in A, nel Sassuolo: prestito con diritto di riscatto che viene esercitato per una cifra oggi quasi irrisoria di 2,2 milioni. Chissà se alla Roma qualcuno si è pentito, visti i tanti soldi spesi negli anni per ricoprire lo stesso ruolo. Politano di sicuro no, perché il suo passaggio in Emilia nell’estate 2015 si rivela presto la scelta migliore: club giovane e ambizioso, proprio come Matteo, che inizia da vice Berardi e chiude l’avventura da uomo chiave per la salvezza dello scorso campionato. E il suo valore nel frattempo è lievitato. La chiamata più bella arriva a giugno durante il viaggio di nozze: “Andiamo all’Inter” gli dicono gli agenti. Già, proprio la squadra che ha rischiato di “eliminare” dalla corsa alla Champions con una prodezza a San Siro un mese prima. Ma il destino è così, si diverte a giocare con le emozioni.