I ricordi di Ronaldo: “Capello poco sveglio. Figo? Con quella moglie…”
Gli aneddoti del 'Fenomeno': "Gli infortuni? Colpa degli allenamenti collettivi"Il solito Fenomeno, anche fuori dal rettangolo di gioco. Ronaldo, in un’intervista concessa a Radio Onda Cero, racconta diversi aneddoti sulla sua carriera. Eccone alcuni: “Nei primi 10 anni di carriera hanno sbagliato metodo di allenamento con me. Molte volte dovevo correre come Roberto Carlos e Cafu, e questo non potevo farlo. Ho avuto tanti infortuni per colpa degli allenamenti collettivi. Sono stati stop pesantissimi: con il primo sono stato fermo un anno e quattro mesi, con il secondo un anno e due mesi. Non c’erano precedenti di giocatori di calcio con una lesione di quel tipo. Non si sapeva come curarli, non si conosceva la tecnica di fisioterapia. Ma io volevo tornare, il calcio era la mia vita. Non volevo lasciare il calcio per una lesione, ho sempre cercato di superarli. Capello? Non era molto sveglio, non lo scelgo tra i miei migliori allenatori. Le serate? Florentino mi disse di stare più a casa e di non uscire così tanto. Prese ad esempio Figo, ma io gli risposi che con la moglie che aveva Figo pure io sarei rimasto molto più tempo a casa. Il malore ai Mondiali del 98? Roberto Carlos mi ha salvato. Era mezzanotte passata, eravamo in stanza e mi sono sdraiato per prendere sonno. Ad un certo punto ho avuto delle convulsioni violente e ho perso conoscenza per una trentina di secondi. Tremavo. E lui, all’inizio, pensava stessi scherzando”.