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Ronaldo il Fenomeno come idolo, le sue esultanze e… “rimbalzato” a San Siro: curiosità su Thuram

L’idolo (interista) di infanzia, il soprannome, le sue due esultanze tipiche e una prima volta particolarmente “curiosa” a San Siro. L’Inter, suo sul sito ufficiale, ha pubblicato una serie di curiosità riguardanti il nuovo acquisto nerazzurro, Marcus Thuram. Scopriamone alcune.

IL SOPRANNOME “TIKUS”

L’origine del soprannome risale ai tempi delle giovanili quando, per distinguerlo dagli altri compagni che si chiamavano come lui, fu chiamato così: “Ti”, in creolo guadalupense, sta per “piccolo”, mentre “kus” è una sillaba del suo nome Marcus. Dunque, “Piccolo Marcus”… anche se ora è alto 192 centimetri.

RONALDO IL FENOMENO IL SUO IDOLO… MA USATO ANCHE PER “RICATTARLO”

Durante la sua infanzia Marcus non si separava mai da una coperta, proprio come il personaggio dei Peanuts Linus. Ronaldo il Fenomeno, l’idolo di Thuram, veniva utilizzato dalla mamma per “ricattarlo” e obbligarlo a separarsi dalla coperta: “Dobbiamo dare la tua coperta a Ronaldo”. Anche il piccolo francese, che cedeva dopo aver sentito queste parole, subiva il fascino e il timore reverenziale nei confronti di Ronie.

LA PRIMA VOLTA A SAN SIRO: “RIMBALZATO” E COSTRETTO AD APRIRE GOOGLE… PER IDENTIFICARSI

Nell’ottobre 2020 il Borussia Mönchengladbach arriva a Milano per affrontare l’Inter nel girone di Champions League. È la prima volta a San Siro per Thuram: per tutti i giocatori è un’occasione speciale, ma in questo caso – in un certo senso – lo è ancora di più. In periodo di pandemia, i calciatori sfilano all’ingresso dello stadio indossando le mascherine. Marcus viene fermato da uno steward che non lo riconosce. Il francese non ha con sé i documenti, così con lo smartphone apre Google e digita “Marcus Thuram” e mostra i risultati della ricerca allo steward, che così lo lascia entrare.

LE DUE ESULTANZE CARATTERISTICHE

Marcus Thuram ha due esultanze ricorrenti con cui ama festeggiare i gol segnati. La prima: un braccio piegato con due dita a indicare il muscolo e l’altro portato alla testa, con due dita sulla tempia. Questo il suo modo per rimarcare che è la testa a dare vita alle sue prestazione. La seconda: le braccia incrociate sul petto, con i pugni chiusi. Un tributo a Black Panther, il suo supereroe preferito.

“SE PENSO ALL’INTER…”

Alla domanda “Se ti dico Inter, qual è la prima cosa che ti viene in mente?”, Marcus non ha esitazioni: “Adriano!”. L’ammirazione per l’Imperatore nasce quando Marcus segue le sue gesta tra il 2004 e il 2006: Thuram vive ancora in Italia e può esaltarsi con le fiammate del brasiliano, in maglia nerazzurra.

Nicolò Brunner

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