Ronaldo: quel malore misterioso…
A La tribù del calcio (programma targato Mediaset Premium) Bruno Carù, cardiologo di fama mondiale e già presidente della Società Italiana Cardiologia Sport, ha raccontato tutta la verità sul malore che colpì Ronaldo il pomeriggio del 12 luglio 1998, giorno della finale di Coppa del Mondo in Francia. Queste le parole del medico: “Ronaldo si stese sul letto per seguire il Gran Premio di Formula 1 e senza accorgersene, a lungo andare piegò la testa in modo innaturale comprimendo all’altezza del collo il glomo carotideo, un piccolo organo grande come un chicco responsabile dei meccanismi riflessi di regolazione della frequenza cardiaca e della pressione. Ronaldo ? racconta Carù – ebbe quindi un calo improvviso di frequenza cardiaca e di pressione e svenne in preda alle convulsioni“.
A questo punto il compagno di camera, Roberto Carlos chiamò i medici, parlando di crisi epilettica, e il Fenomeno venne subito portato in ospedale in neurologia. Carù prosegue: “Il giocatore venne sottoposto ad una serie completa di esami, ma come noi medici sappiamo bene, un neurologo non perde tempo a studiare un elettrocardiogramma: che anzi, forse non venne nemmeno letto, cosa che invece facemmo il dottor Volpi ed io quando il medico dell’Inter tornò da Parigi con tutta la documentazione del caso. Ebbene ? continua Carù – l’elettrocardiogramma fattogli in ospedale mostra come Ronaldo, a crisi superata, avesse una frequenza cardiaca di 18 battiti al minuto: questo significa che al momento del malore aveva praticamente avuto assenza di attività elettrica e meccanica del cuore. I medici abbracciarono invece la diagnosi di crisi epilettica fatta da un terzino, e non da un medico, e somministrarono a Ronaldo un medicinale potente, ottimo per l’epilessia ma non certo per problemi di cuore cioè il Gardenale: un sedativo pesantissimo, quello usato da Marilyn Monroe per suicidarsi, che ha l’effetto di ridurre e inibire al massimo le capacità di attività cerebrale. Ecco spiegata la partita, più che pessima, giocata la sera da Ronaldo; ed ecco spiegate – conclude – le immagini del giocatore che il giorno dopo scende barcollante dalla scaletta dell’aereo che lo ha riportato in Brasile, quasi fosse un ubriaco incapace di reggersi in piedi e di mantenersi in equilibrio“.
Chissà senza quel malore come sarebbe finita la finale…