Ronaldo: “Il mio cuore è nerazzurro. Futuro con Suning? Presto per dirlo”
Il Fenomeno si racconta in una lunga intervista a La Gazzetta dello SportUno dei giocatori più forti della storia nerazzurra, Ronaldo “Il Fenomeno”, si è concesso a La Gazzetta dello Sport per una lunga intervista, nella quale ha ricordato la sua parentesi nerazzurra ed ha anche parlato del futuro della società, adesso in mano a Suning: “Arrivai all’Inter 20 anni fa e quella giornata ce l’ho davanti agli occhi. Arrivo in sede per firmare il contratto e per strada non c’è nessuno, poco dopo mi affaccio al balcone da giocatore dell’Inter e faccio fatica a crederci: una marea di bandiere nerazzurre e di gente, venuta lì solo per vedermi. A me dispiace non averlo vinto, lo scudetto: era un progetto bellissimo, era un sogno, anche se poi abbiamo capito che morì un po’ per colpa nostra e un po’ di certe forze esterne, che aiutavano la Juve. Però, sa che è vero? Neanch’io baratterei quell’anno con nulla: ogni vigilia era una grande attesa, di qualcosa che si sapeva poteva succedere. Ogni partita era una festa. Era rinato lo spirito interista, e la gente mi raccontava che certe cose non si vivevano da un sacco”.
FUTURO CON SUNING – “Io e Suning partner in Cina e nell’Inter? Non ho sognato ancora così lontano: è presto. Ma l’ho sempre detto, e ben prima che arrivasse Suning: io l’Inter ce l’ho nel cuore”.
ARRIVO AL MILAN – “Troppo sentimento, troppe emozioni: anche nei milanisti. Il cuore è importante, ma non
sono i calciatori ad aver deciso che il calcio sia diventato un’industria troppo grande, dove tutti prendono soldi. E i calciatori forse meno di tutti, anche se sono i più vulnerabili: perché se non salgono su un treno rischiano che non ripassi più e se lo prendono è facile che siano giudicati dei traditori”.
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