Ronaldo, Vieri, Zanetti… I migliori 10 acquisti nerazzurri degli Anni ’90

ANNI '90, I TOP 10 ACQUISTI Il caldo afoso, il sole, il mare, le birre sulla spiaggia e, magari, una rosea sotto l'ombrellone. Per tutti gli appassionati, l'estate profuma di calciomercato. I tifosi sognano grandi colpi che facciano trionfare la propria squadra del cuore nella prossima stagione. E l'Inter ha abituato decisamente bene i propri supporters. Passioneinter.com ha stilato una lista coi migliori 10 acquisti degli anni '90, alcuni dei quali sono tutt'oggi considerati i più grandi colpi di quel periodo a livello globale. Pronti? Via! SCORRI LE SCHEDE --> IL FENOMENO Non poteva non cominciare da lui, questa lista. Luís Nazário de Lima, semplicemente Ronaldo, è stato uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi. Nell'estate del '97 l'attaccante brasiliano passa dal Barcellona all'Inter per 48 miliardi di lire: è il regalo di Massimo Moratti ai tifosi della Beneamata. Il Fenomeno, in nerazzurro, incanterà i tifosi di tutte le squadre e gli addetti ai lavori, portando a casa una Coppa UEFA e sollevando il Pallone D'Oro. L'immagine di lui che saltella sul balcone di Via Durini è ancora stampata, nonostante il successivo passaggio al Milan, nel cuore di tanti interisti. E chissà come sarebbe andata senza quelle ginocchia fragili... IL GOL PIÙ COMICO DEL FENOMENO IL BOMBER Quando Christian Vieri approda all'Inter, nell'estate del'99, è già un giocatore apprezzato a livello internazionale per quanto fatto in campo con le maglie di Juventus, Atletico Madrid e Lazio. In nerazzurro, però, Bobo segnerà più di 100 reti. Massimo Moratti lo porta a Milano sborsando ben 90 miliardi di lire per affiancarlo a Ronaldo, ma, di fatto, la coppia non verrà mai impiegata con continuità a causa dei molteplici acciacchi del brasiliano nel corso del tempo. L'unico titolo di Vieri con la maglia dell'Inter è la Coppa Italia edizione 2004-2005, ma resterà comunque uno dei più grandi centravanti ad aver vestito la casacca interista. IL CAPITANO La leggenda vivente. "Il capitano" per antonomasia. Javier Adelmar Zanetti arriva all'Inter il 13 maggio del 1995 e ci rimane per tutta la carriera e oltre. L'argentino, assieme al meno fortunato ma all'epoca più considerato Sebastian Rambert, è il primo acquisto dell'era Moratti, che paga al Banfield quelli che oggi sarebbero circa 6 milioni e mezzo di euro. L'ex presidente era rimasto impressionato dalle doti tecniche di questo giovane sudamericano dopo averlo visto in una videocassetta. Javier Zanetti, all'Inter, ha vinto tutto ciò che c'era da vincere: 5 Scudetti, 4 Coppe Italia, 4 Supercoppe italiane, 1 Champions League, 1 Coppa Uefa, 1 Coppa del mondo per club. E ora è vicepresidente e simbolo del club. IL TOCCANTE ADDIO DI JAVIER ZANETTI IL TALENTO SPRECATO Quella di Alvaro Recoba è la storia di uno dei più grandi sprechi di talento della storia del calcio, se non il più grande. Il suo sinistro, però, non può non farlo rientrare con autorità nella lista dei più grandi acquisti nerazzurri degli anni '90. L'uruguaiano passa dal Nacional all'Inter per 7 miliardi di lire, nell'estate del 1997, e segna una doppietta al debutto, contro i Brescia, che permette alla squadra di rimontare una partita difficile e a Gigi Simoni di continuare ad allenare il Biscione. In nerazzurro, El Chino vince 2 campionati, 2 Coppe italia e 2 Supercoppe, ma mai da protagonista. Gol meravigliosi e discontinuità, il marchio di fabbrica del giocatore che fece innamorare Massimo Moratti. RECOBA SEGNA DA CENTROCAMPO ED È SUBITO AMORE LA ROVESCIATA NELLA STORIA Il suo acquisto risale all'estate del 1996, ma la sua rovesciata contro la Roma la conoscono anche i giovanissimi. Un gol pazzesco che viene scelto addirittura come immagine sugli abbonamenti per il Meazza della stagione successiva. Youri Djorkaeff passa dal PSG all'Inter per 7,5 miliardi di lire e diventa ben presto un idolo dei tifosi. In nerazzurro, il francese totalizzerà 87 presenze e 30 gol, sollevando al cielo una Coppa UEFA. DJORKAEFF E LA ROVESCIATA PIÙ BELLA DI SEMPRE IL PORTIERONE È l'idolo di Daniele Padelli, uno degli ultimi arrivati di casa Inter. Gianluca Pagliuca è stato sicuramente uno dei più grandi portieri del mondo. D'altra parte, i nerazzurri vantano un'ottima tradizione in questo ruolo. Il bolognese arriva dalla Sampdoria nel '94, in seguito ad una trattiva complicata, per 8 miliardi di lire più i cartellini di Walter Zenga e Riccardo Ferri. Pagliuca ripaga la dirigenza con prestazioni di alto livello per tutti e 5 gli anni in nerazzurro, vincendo anche una Coppa UEFA. Con l'arrivo di Marcello Lippi e, di conseguenza, quello di Angelo Peruzzi, Gianluca lascia l'Inter 234 partite dopo e torna sotto i portici bolognesi. "NON È PIÙ DOMENICA" "Non potevo non prendere Baggio". Così Massimo Moratti, anni dopo, sull'acquisto di uno dei calciatori italiani più amati di sempre. Roberto Baggio, di famiglia interista, arriva a Milano nell'estate del '98, in seguito ad una stagione pazzesca con la maglia del Bologna. Nonostante la stagione non sia delle migliori (ottavo posto in classifica in un'annata caratterizzata da ben 4 cambi di allenatore, ndr), Baggio entra nel cuore di ogni tifoso interista, semplicemente perché lui è Roberto Baggio, ha una marcia in più rispetto a tutti gli altri e si vede. La stagione successiva, con l'arrivo di Lippi, viene relegato in panchina. In nerazzurro nessun titolo, ma memorabile la doppietta al Real Madrid e quella nello spareggio contro il Parma che permette all'Inter di accedere ai preliminari di Champions League. IL TERRIBILE Ivan Zamorano ha senza dubbio lasciato un segno nel cuore dei tifosi nerazzurri. Arrivato nel '96 dal Real Madrid per 4 miliardi di lire, mette il proprio sigillo su entrambe le finali consecutive di Coppa UEFA, sia quella persa ai rigori con lo Shalke 04, sia quella nella quale i nerazzurri trionfano al Parco Dei Principi contro la Lazio. Un curioso aneddoto viene fuori ogni volta che si parla dell'attaccante cileno: nella stagione dell'arrivo di Ronaldo, indossa la maglia numero 18 con un "+" nel mezzo, così da non rinunciare, indirettamente, al 9 che era stato dato al compagno brasiliano. IL CHOLO Oggi è uno degli allenatori più quotati a livello internazionale. La garra che contraddistingue le squadre che allena, un tempo era il marchio di fabbrica del Diego Pablo Simeone calciatore. Inutile dire che i tifosi interisti rimpiangono ancora oggi professionisti con tale qualità. Il Cholo diventa nerazzurro nel '97, nelle casse dell'Atletico Madrid vanno 13 miliardi di lire. Diventa titolare inamovibile di Gigi Simoni e partecipa attivamente alla conquista della Coppa UEFA. Poi, a causa di un presunto litigio con Ronaldo, si trasferisce alla Lazio, dove troverà maggiore fortuna. PRIMO CAPITANO DI COLORE Paul Ince viene accolto con grandissimo entusiasmo a Milano nel 1995, quando l'Inter raggiunge un accordo col Manchester United sulla base di 13 miliardi e mezzo di lire. Con la maglia nerazzurra il centrocampista, primo capitano di colore della Nazionale inglese, colleziona 54 presenze e 10 gol in due stagioni. Dopodiché torna in Inghilterra, sponda Liverpool, per stare vicino alla sua famiglia: "Fosse dipeso da me, starei ancora vivendo in Italia", dichiarerà anni dopo, a carriera finita. E anche i tifosi nerazzurri lo avrebbero tenuto ben volentieri. SONDAGGIO LE PUNIZIONI MAGICHE DI RONALDO ALL'INTER

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Pietro Colacicco - Autore

IL CHOLO

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