Ex attaccante di grande spessore ed oggi dirigente di successo del Bayern Monaco, Karl-Heinz Rummenigge ha sempre dato prova di essere rimasto molto legato ai colori dell’Inter. Tre annate per lui a Milano, ma la sensazione di aver lasciato un pezzo di sé in quell’esperienza che sotto certi aspetti lo ha pure cambiato. E chissà che un domani non decida di tornare sotto vesti diverse in Italia, a patto che sia sempre con la sua amata Inter: unica squadra che riconosce il suo cuore. Intervistato questa mattina sulle pagine del Corriere della Sera, ecco alcuni dei passaggi significativi delle parole di Rummenigge:
L’Inter ha battuto la Lazio, vostra avversaria in Champions. Senza Coppe è la favorita per lo scudetto?
“Mi sembra la squadra più stabile. Gioca bene, vince e non perde più partite strane come in passato. L’importante è che non siano troppo euforici: la strada è lunga”.
A fine anno andrà in pensione: lavorerà mai in Italia?
“Quando ho vissuto da voi ho imparato una cosa molto importante che mi ha cambiato la vita, perché prima facevo programmi a lunga scadenza: si vive oggi e il domani si vedrà. Non so cosa farò, forse mi serve una pausa”.
Andrebbe mai alla Juve?
“La mia filosofia è che se hai giocato con l’Inter è impossibile andare alla Juve. Il cuore è uno solo”.
Cos’è il derby per lei?
“È speciale. Ho fatto anche un gol molto bello e importante nel 2-2 del marzo ‘85. È la partita più importante della stagione e lo è a maggior ragione adesso. Spero che stavolta vinca l’Inter”.
Sarebbe la svolta decisiva?
“L’Inter ha le carte migliori per vincere lo scudetto: tocca a lei continuare così”.
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