Dopo aver lasciato il Bayern Monaco dopo 30 anni di esperienza in dirigenza, Karl-Heinz Rummenigge non ha tuttavia detto addio al mondo del calcio. L’ex calciatore dell’Inter, anzi, ha ancora voglia di trasmettere le sue conoscenze alle nuove generazioni; attualmente è impegnato con la Uefa all’interno dell’esecutivo, ma chissà che presto non possa tornare proprio in Italia per tentare una nuova avventura. Intervistato questa mattina sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, il dirigente tedesco ha parlato dell’addio di Antonio Conte dalla panchina nerazzurra e non solo. Queste le sue parole:
Le è piaciuta l’Italia?
“Sì, molto. I turchi hanno giocato un catenaccio più stretto dell’Italia anni 60, ma gli azzurri sono usciti bene, hanno dimostrato di essere tra le favorite”.
Da ex interista: più contento per lo scudetto o preoccupato per l’addio di Conte e il ridimensionamento economico?
“Tutte due. Sono contento perché è tornato lo scudetto dopo tanti anni: fa bene al club e fa bene ai tifosi, ma tutto quello che sento dal lato finanziario mi preoccupa perché certamente la pandemia ha danneggiato tutto il mondo e anche il calcio, ma la partenza di Conte è un problema, perché lui ha gestito tutto in modo eccezionale prendendo il titolo. Mi ha dato la sensazione che tra squadra e allenatore ci fosse un legame forte: auguro all’Inter di gestire la situazione finanziaria perché può condizionare tutto il club, è da evitare”.
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