Sabri Lamouchi, ex centrocampista di Inter e Parma, ha rilasciato un’intervista a Il Posticipo ripercorrendo le tappe della sua carriera con la maglia nerazzurra. Ecco le sue parole:
PROPOSTA DELLA JUVE – “Nel 2002 ho avuto la possibilità di trasferirmi a Torino: sulla panchina bianconera c’era Lippi. Non sono stato io a dire di ‘no’, è stato Sacchi a farlo perché voleva trattenermi a Parma. E così la società si era opposta perché desiderava che chiudessi lì la mia carriera e che lavorassi con loro dopo il calcio giocato“.
POI INTER – “L’anno dopo però sono andato all’Inter: è stata una bellissima esperienza, ma c’era tanta concorrenza, una rosa fatta di 32 professionisti e tanti nazionali, era molto difficile giocare. Poi è stata un’annata dura per via dei tre cambi in panchina: all’inizio c’era Hector Cuper, poi è arrivato Alberto Zaccheroni, quindi Roberto Mancini”.
HECTOR CUPER – “Era un uomo duro. Penso che Cuper non mi volesse all’Inter fin dall’inizio, forse per questo motivo non abbiamo parlato tanto durante la stagione. È stata un’annata sfortunata però è stata un’esperienza. C’erano grandi campioni come Zanetti, Vieri e Cannavaro. Giocare nell’Inter è sempre bello anche se non è mai facile trovare spazio in una grande società. Ricordo il momento più difficile, quello in cui abbiamo cambiato allenatore: dopo Cuper è arrivato Zaccheroni. Mi ha colpito l’attitudine della squadra, del club, dei tifosi che sono rimasti vicini ai giocatori con la loro grande passione“.
VITA DA ALLENATORE – “Da allenatore ho raggiunto il traguardo di andare in Inghilterra, il prossimo è tornare in Serie A dove ho avuto già la fortuna di giocare. Voglio tornare nel vostro campionato. Per tutti gli allenatori lavorare in Italia rappresenta un’ottima referenza“.
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