Sacchi: “Inter? Distanza accorciata con la Juventus. Eriksen o Ibra in A gli uomini decisivi”
L'ex tecnico del Milan analizza nel dettaglio la corsa scudetto, con lo sguardo puntato sui nerazzurriIn vista della chiusura del mercato e del nuovo start in campionato, La Gazzetta dello Sport ha scelto di intervistare tre personaggi da sempre legati al mondo della Serie A. Ad inaugurare il trittico di tecnici ci ha pensato Arrigo Sacchi che ha analizzato differenze e novità in arrivo in questa seconda parte di stagione che si preannuncia già ricca di colpi di scena.
RINFORZI – “Sicuramente l’Inter è la squadra che si è rinforzata di più. Doveva allargare la rosa e Conte ha delle alternative di alto livello, può ruotare gli uomini e spingere ancora di più sull’acceleratore. L’importante è che i nuovi si inseriscano subito nei meccanismi della squadra e si mettano al servizio di allenatore e compagni”
GAP CON LA JUVE – “Con i nuovi acquisti l’Inter ha accorciato le distanze dalla Juventus. Già nella prima parte di stagione le due squadre erano molto vicine, ora lo sono ancora di più. I nerazzurri se la giocheranno fino in fondo con i bianconeri per lo scudetto”
LAZIO IN LOTTA SCUDETTO – “La Lazio parte con l’handicap perché non ha la storia di Inter e Juventus e la storia è importante quando si punta ad un obiettivo come lo scudetto. Poi non ha investito come le altre: per arrivare al titolo servirebbe un capolavoro. Fino ad oggi hanno fatto bene, si muovono con facilità e semplicità sul campo”
FEBBRAIO MESE DECISIVO – “Molto dipenderà da come gli allenatori hanno impostato la preparazione. Di sicuro si entra nel periodo caldo perché ricominciano anche le coppe internazionali che portano via parecchie energie. Lo scontro diretto potrà dire di più sulla lotta scudetto, ma in questo periodo è necessario un equilibrio di rendimento: non sono ammessi cali e bisogna fare attenzione quando ci sono settimane che prevedono tre partite”
GIOCATORE DECISIVO – “Naturale dire che Eriksen sarà la rivelazione, ma io che sono diffidente e curioso mi chiedo perché il Tottenham l’abbia venduto. A me sembra strano, ma di sicuro lui ha qualità importanti. Se devo scegliere un giocatore che può fare la differenza, dico Ibrahimovic: pur non facendo cose straordinarie ha dato coraggio ai compagni e personalità alla squadra”
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