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“Avrebbe meritato la vittoria. Non è arrivata e Conte, da grande allenatore qual è, dovrà trovarne le cause e porvi rimedio: non ci si può nascondere dietro la sfortuna, le traverse e il gol sbagliato. Il primo tempo è stato buono, i nerazzurri hanno dominato. I lanci oltre alla linea difensiva e gli attacchi nella profondità delle punte e di Hakimi sono stati un problema per la difesa ucraina, ma l’Inter non ha segnato per qualche egoismo di troppo e un po’ di precipitazione”.
Poi Sacchi continua: “Nel secondo tempo i lanci sono diventati sempre meno coordinati con gli attaccanti. Il gioco non scorreva più, collaborazione e sincronismi non erano più efficaci. Sarebbero occorse alternative: cambi di velocità e di gioco, movimenti senza palla con smarcamenti sincronizzati e contrari, alternare lanci e attacchi alla mano con una serie di passaggi dove tutti ricevono palla in movimento”.
L’ex tecnico conclude: “Questo avrebbe elevato ritmo e velocità del gioco che, al contrario, andava sempre più scemando. Forse l’Inter difetta a centrocampo di un giocatore che dia tempi e ritmi. Oggi è una squadra con i lavori in corso, una incompiuta. Ma ha la fortuna di aver un grande allenatore che sicuramente riuscirà a dare un gioco vincente”.
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