16 Novembre 2024

Sacchi: “Inter top anche in Champions. Ecco cosa deve sistemare Inzaghi”

Le sue parole sulla rosa nerazzurra

Intervenuto sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi ha fatto il punto sulle squadre ai vertici della classifica Serie A, soffermandosi anche sulla forza dell’Inter, sugli obiettivi e su alcuni problemi che Inzaghi deve provare a risolvere.

Queste le sue parole sulla competitività dei nerazzurri:

“L’Inter ha un organico pronto per lottare sia in campionato sia in Champions League. Lo sostengo da tempo e credo che questo inizio di stagione abbia dato conferme in questo senso. Simone Inzaghi ha a disposizione giocatori di elevato valore tecnico e di notevole esperienza internazionale. Per questo ritengo che possa arrivare tranquillamente in fondo a tutt’e due le competizioni”.

Questo il punto sulla rosa, con anche alcuni consigli a Inzaghi:

“I nerazzurri sono completi in difesa, dove probabilmente non hanno mostrato la solidità della passata stagione ma penso che, mettendo a posto qualche piccolo dettaglio, si possa tornare a quella retroguardia granitica che ha sempre caratterizzato la squadra di Simone Inzaghi. A centrocampo, probabilmente il settore migliore, ci sono elementi di altissima qualità. Il pensiero va subito a Calhanoglu, regista con i fiocchi che sa far girare perfettamente il motore, ma non si possono dimenticare uomini come Barella e Mkhitaryan. In particolare Barella, dopo aver avuto qualche problema fisico, si sta riprendendo alla grande, e lui è davvero un valore aggiunto per questa squadra. Frattesi, quando entra, è sempre pronto a dare il suo contributo e, come dimostrano anche le prestazioni con la Nazionale, può essere determinante negli inserimenti in fase offensiva”.

Infine, una riflessione su Lautaro Martinez e sull’attacco nerazzurro in generale:

“Là davanti Lautaro non si discute, perché, anche se non ha la stessa costanza dimarcature della passata stagione, è perfetto come terminale per la manovra nerazzurra. L’attaccante argentino è un leader e i compagni lo riconoscono come tale. A mio avviso non si discute nemmeno Thuram, un attaccante per il quale stravedo perché è intelligente, conosce i tempi di gioco, sa smarcarsi e attaccare gli spazi, e aiuta sempre i compagni in fase di contenimento”.