Napoli, Milan e Inter sono state protagoniste del sabato di Serie A con tre vittorie piene, nette e senza discussioni. 0-4 in trasferta per azzurri e nerazzurri, rispettivamente contro Lecce e Salernitana, e 2-0 in casa contro la Lazio per i rossoneri. Il giorno dopo, puntuale, su La Gazzetta Sportiva è tornato il commento di Arrigo Sacchi, che non ha perso l’occasione per insistere col solito ritornello a differenziare la descrizione sulle due milanesi. Ecco qui di seguito le sue parole.
“Il Milan, contro la Lazio, specialmente nel secondo tempo, è stato ai limiti della perfezione. Squadra organizzata, aggressiva, dove tutti si aiutavano, palla a terra, nessun inutile lancio lungo, reparti sempre connessi tra loro. E in queste condizioni anche un talento purissimo come Leao si è esaltato e ha dato il meglio di sé. Ciò significa, se mai fosse stata necessaria una prova, che il campione, quando la squadra gira perfettamente, migliora e può fare la differenza. A tratti mi è sembrato di vedere il Milan dei tempi d’oro, parlo del Milan dei miei tempi, e non sto esagerando. Pressing fatto bene, sovrapposizioni, raddoppi di marcatura, massima attenzione. Devo fare i complimenti a Pioli perché sta mostrando costanti progressi e devo farli anche ai suoi giocatori perché hanno saputo entusiasmare gli spettatori di San Siro e quelli che stavano davanti alla televisione. La squadra rossonera ha il gusto del gioco così come, per la verità, ha dimostrarlo di averlo anche la Lazio di Sarri“, scrive Sacchi.
Sull’Inter, invece, il giudizio è il seguente: “Anche se il risultato è forse esagerato, meritata è pure la vittoria dell’Inter a Salerno. La squadra di Inzaghi si basa tantissimo sulle individualità e quando i pezzi da novanta sono entrati in campo, dopo che erano stati lasciati fuori pensando alla sfida di Champions contro il Benfica, si è visto di che cosa sono capaci. Lautaro ha realizzato addirittura quattro gol: eccezionale. L’Inter pratica il suo calcio, molto differente da quello del Milan o del Napoli, però ha giocatori in grado di risolvere le partite in qualsiasi momento e, inoltre, possiede grandi qualità atletiche e notevole esperienza”.
Ne abbiamo già parlato più volte, probabilmente è anche inutile insistere. L’Inter dimostra praticamente sempre, anche nelle sconfitte, di avere un gioco di qualità, fatto di scambi di posizione, sovrapposizioni, cambi di gioco e tocchi di prima che qualche risultato, anche in terra europea, ha portato. Capiamo che però ieri, con Lautaro che distrugge la Salernitana entrando dalla panchina, l’occasione era troppo ghiotta per non tornare a fare riferimento alle individualità.
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